Abstract:
Il valore simbolico dell’arte è legato alla capacità dell’arte stessa di rappresentare e comunicare significati e idee attraverso i simboli. Se dovessimo individuare i due elementi che costituiscono il capitale simbolico per eccellenza, non potremmo non citare i monumenti e il linguaggio figurativo.
I monumenti, testimonianze significative della storia e della creatività umana, sono fondamentali perché rappresentano punti di riferimento, modelli, l’identità dei popoli e costituiscono l’eredità del passato da trasmettere alle generazioni future.
Il linguaggio figurativo è usato per creare strati di significato cui si accede attraverso i sensi e il simbolismo. Esso si avvicina al tema esaminato senza che l’autore dell’opera espliciti il tema trattato, ed è analizzabile grazie ad una conoscenza a tutto tondo dei diversi aspetti che caratterizzano le tecniche scultoree, pittoriche e grafiche.
Lo studio del capitale simbolico deve dunque basarsi essenzialmente sulle arti visive. Nei primi capitoli della mia tesi, mi soffermerò sul repertorio architettonico delle due culture sulle quali si fondano i miei studi: quella cinese e quella gandarica, concentrandomi sullo “Stupa di Saidu Sharif”, nel Gandhara, e sulle” Grotte di Yungang”, in Cina.
Sebbene i due siti risalgano ad epoche diverse, delineerò il metodo e il risultato della trasmissione del capitale simbolico buddhista nei due diversi mondi. Successivamente, mi concentrerò sugli elementi che le due culture hanno in comune, per poi analizzare le diverse interpretazioni che ne hanno generato.