Abstract:
La tesi vuole essere una riflessione sulla promozione di nuovi modelli di inclusione attraverso l’istituzione scolastica. La formazione per essere realmente inclusiva deve mirare a valorizzare le differenze e ad accogliere le diversità, educando all’alterità in un’ottica di relazione e rispetto. Tale modalità guida verso il successo formativo, che garantisce ad ognuno l’espressione del proprio potenziale di sviluppo, attraverso cui l’individuo cresce e acquisisce consapevolezza e riesce a conoscere, formare valorizzare il proprio sé.
La tesi si divide in due parti. La prima parte consiste in un’analisi dei costrutti di diversità e differenza. Essi si configurano come delle categorie esistenziali, che specificano l’identità della persona, nella sua unicità, e che vengono analizzati attraverso il contributo di diversi autori, quali Morin, Levinas, Bertin, Canevaro, Caldin, Fiorucci, che evidenziano una panoramica di molteplici declinazioni riflessivo- educative di tali concetti. Si considera poi come diversità e differenza costituiscano il fulcro di quella che è la pedagogia speciale, la disciplina che riflette sulle strategie d’azione per la promozione di un modello inclusivo, e di cui si delineano le tappe principali- dall’inserimento, attraverso l’integrazione, verso l’inclusione-.
La seconda parte ha un risvolto più pratico e analizza il modello pedagogico dell’Universal Design for Learning e alcune tecniche di apprendimento cooperativo, applicate al contesto della scuola primaria. L’approccio UDL prevede degli adattamenti ai curricola didattici in modo che essi risultino rispondenti alle esigenze di tutti gli studenti. L’ apprendimento cooperativo si configura come una risposta all’esigenza dell’incontro con la differenza e, in particolare, in linea con l’UDL, con la strutturazione preventiva di modalità didattiche che permettano la reale espressione e valorizzazione di tutti, in conformità con quella che deve essere la nuova strada da intraprendere per una reale e autentica inclusione.