Abstract:
Ogni giorno la tecnologia digitale viene utilizzata da un numero molto alto di persone. Anche i settori artistico e culturale inseriscono all’interno della propria proposta i dispositivi tecnologici, dando forma a opere di New Media Art, che comprende configurazioni mediali proprie della video arte, di sound art, installazioni video, realtà virtuale e aumentata ecc. Queste diventano non solo degli strumenti accessori nella vita di tutti, ma un elemento essenziale nel design della progettazione dell’esperienza culturale e della nostra esperienza con i dispositivi mediali.
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è determinare se il visitatore di un’esposizione “immersiva” di New Media Art venga coinvolto attraverso i dispositivi tecnologici, studiando come e quanto è forte quel senso di coinvolgimento e di embodiment da essi avviato. Questa trattazione si propone dunque di indagare se le tecnologie immersive sono in grado di coinvolgere lo spettatore a livello emozionale e sensoriale e fargli percepire il senso di embodiment, durante una mostra d’arte temporanea. In questo contesto culturale ci sono molte variabili che possono influenzare l’esperienza di un visitatore.
Attraverso una ricerca qualitativa condotta sul campo tramite interviste personali a un campione di visitatori e osservazione partecipante sono stati analizzati i due casi del Padiglione della Romania presenti alla Biennale d'Arte 2022. Si è cercato di porre le basi per una riflessione sull'efficacia percettiva e immersiva degli strumenti digitali grazie al confronto di differenti modalità di fruizione del digitale presenti nei case studies presi in considerazione. Questo lavoro di tesi viene arricchito grazie a informazioni condivise da parte di Augmented Space Agency, ovvero l’azienda che si è occupata della progettazione e della realizzazione dell’esperienza VR.