Abstract:
L’Armenia inizia a partecipare alla Biennale di Venezia nel 1995 e negli anni la sua presenza è stata costante, seppur con le difficoltà di un Paese senza padiglione. Questo elaborato ha lo scopo di presentare una panoramica della presenza armena alla manifestazione veneziana. Innanzitutto, sono stati individuati degli artisti armeni che compaiono alle Biennali del primo Novecento e si vedrà, in particolare, il caso di Edgar Chahine, che partecipò alla Biennale nei primi vent’anni del Novecento. Successivamente, si andrà a catalogare la presenza del padiglione dal 1995 al 2022 individuando due fasi distinte: la prima, che va dal 1995 al 2009, in cui l'assetto organizzativo del padiglione viene affidato a Sonia ed Edward Balassanian, fondatori dell’Armenian Center for Contemporary Art (ACCEA o NPAK), e mediatori fra l'ente Biennale e il padiglione armeno nei primi anni di attività; la seconda fase, che prende avvio a partire dal 2011, in cui la gestione viene affidata al Ministero della Cultura, eliminando la mediazione dell’ACCEA, in cui spicca Armenity. Contemporary Artists from the Armenian Diaspora, la partecipazione del 2015 vincitrice del Leone d’oro. Si indicheranno i cambiamenti sostanziali che differenziano i due periodi del padiglione armeno, nonché le tematiche affrontate maggiormente dagli artisti espositori cercando di ricavare un quadro esaustivo della partecipazione armena alla Biennale di Venezia.