Abstract:
Dalla fine del XIX secolo, si sono susseguiti recuperi di piroghe monossili nelle acque interne del Nord Italia. Si tratta di ritrovamenti straordinari se consideriamo la scarsità di reperti navali antichi in questi contesti.
Nonostante ciò, le piroghe raramente sono state studiate con una progettualità e adottando le tecniche sviluppate per i ritrovamenti marittimi, rendendole di fatto reperti di limitato interesse per la conoscenza del passato.
In questa tesi si è revisionata la documentazione dei ritrovamenti, si sono collezionati i risultati delle analisi scientifiche condotte sui reperti e sono state intraprese nuove analisi radiometriche, nell’ottica della costruzione di un quadro di confronto più ampio che coinvolgesse le cronologie e le caratteristiche materiali delle imbarcazioni. Questo per poter avere informazioni su uno dei periodi con meno evidenze materiali della navigazione in acque interne, quello altomedievale.
Si sono quindi selezionate alcune piroghe altomedievali tra le più conservate e, partendo dalla loro documentazione fotogrammetrica, se ne è proposta la ricostruzione in ambiente virtuale. I modelli così ottenuti sono stati testati con un software in grado di operare calcoli idrostatici sulla base del riconoscimento dei volumi (Orca3d), analizzando la stabilità in acqua, la capacità di carico e la forza necessaria alla movimentazione.
Nelle conclusioni si delineano i possibili utilizzi delle piroghe in epoca altomedievale sulla base dei risultati ottenuti.