Abstract:
Castelfranco Veneto subisce moltissimi cambiamenti nell’Ottocento, in parte collegati agli avvicendamenti politici che ne caratterizzano la storia, tra cui la salvaguardia delle antiche mura medievali che le consente di mantenere al loro interno le funzioni istituzionali e che, nella seconda metà dell’Ottocento, vedono importanti lavori architettonici. La tesi vuole indagare, attraverso lo studio di interventi significativi (dentro e fuori mura – passeggio Dante e fosse – Villa Bolasco, Stazione ferroviaria e scuole elementari) se vi fosse una visione organica di ampliamento del borgo di Castelfranco che, nella seconda metà dell’Ottocento, inizia a prendere a tutti gli effetti la veste di città. Si cercherà anche di indagare quale sia stato, in tutto questo lavorio, il ruolo della Commissione al Pubblico Ornato, la cui presenza e attività risalgono, secondo fonti d’archivio, al 1812 e cosa ne sarà di essa dopo l’Unità d’Italia del 1866, se gli ambiti d’azione previsti al momento della sua fondazione, voluta da Napoleone Bonaparte, rimarranno tali anche dopo l’Unità e quale sarà il ruolo del Consiglio Comunale. Questa tesi infatti prende come riferimento un arco tempo temporale che vede un importante cambiamento storico: l’Unità d’Italia e con essa un assetto amministrativo che inevitabilmente cambia. Ci si domanda quindi quale sia il ruolo della Commissione per quanto attiene alle opere pubbliche e se i primi intenti vadano via via cambiando col passare degli anni per lasciare spazio al dibattito in altri luoghi, come quello del Consiglio Comunale. Si cercherà anche, nella documentazione dell’Archivio Storico Comunale, se vi fossero all’epoca dei piani regolatori o dei regolamenti urbanistici in genere che disciplinassero in qualche modo l’assetto urbano.