Abstract:
La presente ricerca intende analizzare la strutturazione e il funzionamento del testo artistico in Vettor Pisani alla luce dell’approccio semiotico all’arte e alla cultura della metodologia del culturologo russo Jurij Lotman. L’arte è sistema di seconda modellizzazione dell’universo e l’opera d’arte è testo di questa lingua, da trattare trasversalmente alle altre forme di espressione della cultura. Chiariti i parametri per approntare il terreno di dialogo e applicare alcuni degli strumenti lotmaniani all’analisi dell’opus magnum di Vettor, si individua un tratto comune a entrambi nell’attitudine al pensiero interdisciplinare e sistemico. Pisani sistematizza la sua grammatica di riferimenti nell’impianto formale e concettuale del R. C. Theatrum, imago mundi dall’infinito potenziale semiotico in cui si intrecciano riferimenti al reale, alla memoria, all’utopia e al mito, e concepisce una sintassi artistica strutturante i testi e strutturata sul contesto, sistematizzato nel theatrum. Il metodo Lotman parte dal testo artistico, considerato nella sua relazione con i testi altri, l’extratesto e la realtà, per risalire al contesto. La trasversalità delle forme, il dialogo io-altro, la cultura come semiosfera, la trattazione del tempo, la performatività degli spazi, la teatralizzazione del segno, il simbolo tra realtà semiotica ed extrasemiotica, il teatro come codice mediatore tra byt e opera, la semiotica dello spazio, sono alcuni dei temi che risuonano nel corso di questa indagine comparativa sulla semiotica del Theatrum mundi di Pisani alla luce del “metodo Lotman”.