Ignorare l’assenza. La letteratura palestinese nell’immaginario italiano contemporaneo

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Zava, Alberto it_IT
dc.contributor.author Roma, Valeria <1993> it_IT
dc.date.accessioned 2023-02-14 it_IT
dc.date.accessioned 2023-05-23T12:59:25Z
dc.date.issued 2023-03-14 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/23475
dc.description.abstract I libri di testo scolastici e la propaganda islamofobica hanno diffuso in Italia e negli altri paesi occidentali un’immagine deformata della Palestina e dei palestinesi. Si è attuato, tramite essi, un totale capovolgimento della realtà. Le opere della letteratura palestinese contemporanea di genere narrativo analizzate in questo elaborato non solo contribuiscono al rinnovamento dell’immaginario letterario italiano (specie quello invalso nella formazione scolastica), ma invalidano gli assunti di base di tale propaganda: i palestinesi non sono un popolo di agricoltori-nomadi arretrato ed incapace di evolversi, bensì una comunità di persone soggetta alle medesime trasformazioni sociali e culturali che interessano l’occidente; le donne e gli uomini palestinesi non esistono solo genericamente, in quanto membri del gruppo di appartenenza nazionale, ma hanno ciascuno una propria dimensione individuale articolantesi in una molteplicità di ambiti; la Palestina non era un deserto, bensì una terra rigogliosa ed ospitale divenuta riarsa a causa della distruzione operata dagli eserciti occupanti; l’infanzia dei bambini palestinesi non è un periodo caratterizzato necessariamente da sole esperienze traumatiche, ma, anche in condizioni di estrema indigenza, essi imparano a giocare e, a modo loro, ad essere felici; la guerra intrapresa dal movimento ebraico-sionista in Palestina non è consistita in una serie di trascurabili operazioni militari: si è trattato invece di un programma di occupazione del territorio basato su di un’ideologia coloniale e razzista e avente come suo principale obiettivo quello della pulizia etnica. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Valeria Roma, 2023 it_IT
dc.title Ignorare l’assenza. La letteratura palestinese nell’immaginario italiano contemporaneo it_IT
dc.title.alternative Ignorare l'assenza. La letteratura palestinese nell'immaginario italiano contemporaneo it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Filologia e letteratura italiana it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2021/2022 - appello sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 840823 it_IT
dc.subject.miur L-FIL-LET/11 LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note I libri di testo scolastici e la propaganda islamofobica hanno diffuso in Italia e negli altri paesi occidentali un’immagine deformata della Palestina e dei palestinesi. Si è attuato, tramite essi, un totale capovolgimento della realtà. Le opere della letteratura palestinese contemporanea di genere narrativo analizzate in questo elaborato non solo contribuiscono al rinnovamento dell’immaginario letterario italiano (specie quello invalso nella formazione scolastica), ma invalidano gli assunti di base di tale propaganda: i palestinesi non sono un popolo di agricoltori-nomadi arretrato ed incapace di evolversi, bensì una comunità di persone soggetta alle medesime trasformazioni sociali e culturali che interessano l’occidente; le donne e gli uomini palestinesi non esistono solo genericamente, in quanto membri del gruppo di appartenenza nazionale, ma hanno ciascuno una propria dimensione individuale articolantesi in una molteplicità di ambiti; la Palestina non era un deserto, bensì una terra rigogliosa ed ospitale divenuta riarsa a causa della distruzione operata dagli eserciti occupanti; l’infanzia dei bambini palestinesi non è un periodo caratterizzato necessariamente da sole esperienze traumatiche, ma, anche in condizioni di estrema indigenza, essi imparano a giocare e, a modo loro, ad essere felici; la guerra intrapresa dal movimento ebraico-sionista in Palestina non è consistita in una serie di trascurabili operazioni militari: si è trattato invece di un programma di occupazione del territorio basato su di un’ideologia coloniale e razzista e avente come suo principale obiettivo quello della pulizia etnica. it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Valeria Roma (840823@stud.unive.it), 2023-02-14 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck None it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record