Abstract:
A seguito della recente, ed ancora in parte attuale, emergenza sanitaria dovuta dall’epidemia da SARS-CoV-2, si è registrato un notevole incremento di psicopatologie nei ragazzi in età adolescenziale e preadolescenziale dovute, in larga misura, all’applicazione delle misure di contenimento tra cui il distanziamento sociale. Questi si sono infatti trovati in una condizione inedita: chiusi dentro le loro mura domestiche hanno utilizzato i social network per socializzare ed hanno gestito il complesso processo di costruzione identitaria a metà tra due dimensioni, il reale ed il virtuale.
Oltre a questi aspetti si sono registrate molteplici situazioni di conflittualità in famiglia, forme di ritiro sociale e/o di devianza sociale. Si tratta di evidenti emergenze sociali. Solo l’azione sinergica tra Servizi Sociali ed Istituzioni scolastiche potrà supportare questa generazione di ragazze e di ragazzi, affinché sviluppino quella che E. Morin chiama in maniera efficace “Identità Terrestre”: vivere, condividere, comunicare, essere in comunione.
La Natura può essere pertanto un ambiente che educa le nuove generazioni ad un’etica della “comprensione planetaria”. La scuola in connessione con l’ambiente naturale esterno, può essere un'efficace strategia per stimolare gli studenti all’apprendimento ed alla costruzione del loro futuro, prevenendo e contrastando l’uscita anticipata dal circuito scolastico e l’emergere di quelle forme di disagio sociale cui il Servizio Sociale quotidianamente affronta.
