Abstract:
In questa tesi viene presentato un intervento linguistico rivolto ad una ragazza sorda eritrea di 18 anni, trasferitasi in Italia all’età di 16 anni. La ragazza, sorda dalla nascita, ha ricevuto una diagnosi di sordità solo all’età di 13 anni, con conseguente protesizzazione e frequentazione di un istituto per sordi in Etiopia. Fattori socio-economici e l’assenza di un input linguistico accessibile e qualitativamente e quantitativamente ricco hanno determinato uno sviluppo atipico del linguaggio, non portando all’acquisizione naturale di una lingua, ma allo sviluppo di un sistema di comunicazione gestuale formato dai segni domestici (home signs).
L’obiettivo del presente studio è di definire l’età linguistica e la competenza linguistica raggiunte dalla partecipante in seguito ad un intervento linguistico basato sull’insegnamento esplicito del lessico relativo alla vita quotidiana, della morfologia nominale, in particolare genere e numero, e della morfologia verbale, nello specifico il presente indicativo e la struttura argomentale dei verbi. Il processo di insegnamento è avvenuto tramite l’utilizzo della LIS e dell’italiano in forma scritta, senza, quindi, sfruttare il residuo uditivo della partecipante. Per verificare l’efficacia dell’insegnamento e analizzare i risultati dell’apprendimento in comprensione e produzione sono stati utilizzati dei test linguistici standardizzati, che sono stati parzialmente impiegati per valutare anche l’apprendimento di alcuni segni in LIS e la loro articolazione.