Abstract:
La tesi intende analizzare il ruolo delle artiste italiane nel mercato dell’arte in Italia a partire dagli anni Ottanta.
Il primo capitolo presenta le dinamiche del mercato dell’arte a livello globale e approfondisce nello specifico il contesto italiano. L’obiettivo è comprendere quali eventi macroeconomici hanno avuto luogo negli ultimi quarant’anni e quali sono state le cause che hanno determinato cambiamenti nel mercato artistico. Attraverso lo studio di alcuni indici di prezzo, è possibile notare l’incremento registrato dal mercato dell’arte tra il 1988 e il 1989, soprattutto nei maggiori centri per l’arte contemporanea in Italia: Roma, Milano, Venezia, Torino e Bologna, dove più diffusa è l’attività di gallerie e case d’asta e l’organizzazione di grandi mostre. Eppure, a livello italiano, si nota un vuoto di presenza e rappresentanza di donne artiste.
Nel secondo capitolo, attraverso lo spoglio di cataloghi d’asta, di gallerie, di fiere e biennali, il tentativo è quello di mappare i nomi delle artiste italiane che dominavano maggiormente la scena. Oltre a comprendere quali realtà italiane hanno iniziato a rappresentare determinate artiste, lo scopo è approfondire quali difficoltà hanno affrontato queste ultime per riuscire a emergere nel mondo dell’arte. Si tratta quindi di una ricerca che sottolinea il divario di genere tra artisti e artiste.
Infine, il terzo capitolo esamina fino a che punto lo sviluppo tecnologico abbia aiutato le artiste a entrare e a crescere nel mercato dell’arte: dall’Art Computer degli anni Ottanta all’attuale diffusione degli NFT.