Abstract:
Il lavoro di tesi dal titolo “Un'Iliade con la polvere da sparo. Sopravvivenze epiche nella letteratura di destra del primo dopoguerra” si propone di indagare, nell’ambito della storia del romanzo europeo, se si possano individuare elementi spiccatamente epici sopravvissuti in epoca moderna. La scelta della cultura di destra come ambito di studio deriva dalla maggior propensione per gli intellettuali appartenenti a questo schieramento politico a rifarsi ad una fede in valori assoluti ed immutabili. La totalità sovra mondana a cui gli autori di destra guardano è la caratteristica principale dell’epica e si mostra come fine ultimo delle azioni eroiche. Il lavoro è diviso in tre sequenze principali. Nella prima si indaga la filosofia e l’opera di Ernst Jünger "Nelle tempeste d’acciaio" cercando di individuare i motivi epici alla luce della sua originale riflessione filosofica. Nel secondo ci si rivolge all’opera di J.R.R Tolkien, il quale nel romanzo "Il Signore degli Anelli" mostra una rielaborazione di elementi epici tradizionali, soprattutto nordici, intrisi però di riflessioni proprie del secolo XX. Nella terza parte si tenta di dare uno sguardo alla produzione letteraria italiana di stampo fascista e alle sue specificità, cercando tracce di un’epica nel romanzo "La fine del mondo" dello scrittore futurista Volt.