Abstract:
Nell’ambito di riferimento della cultura popolare giapponese e dell’impatto che questa ha sulle culture popolari nelle quali viene introdotta, questa tesi si propone di analizzare come il fenomeno detto “Cool Japan” sia entrato a far parte della quotidianità italiana attraverso i filtri dell’editoria libraria e televisiva italiana. Oggetto di studio della tesi è la traduzione delle opere d’autore come strumento di censura e di adattamento alla realtà differente in cui la cultura popolare giapponese viene a inserirsi. Ci si propone di osservare come molteplici fattori abbiano avuto un maggiore peso sulla traduzione rispetto alla lingua stessa e quali siano i motivi che abbiano spinto gli editori italiani a puntare su differenti approcci per proporre la cultura popolare giapponese in Italia.La letteratura cui questa tesi fa riferimento tratta basilarmente di temi quali il marketing editoriale, i translation studies, i media studies e la sociologia della cultura. Una parte della tesi, inoltre, si affaccia sulla complessa tematica dei diritti d’autore e cerca di capire come, negli ultimi trent’anni, il lavoro degli editori italiani non abbia subito pesanti sanzioni da parte delle autorità competenti. Lo studio fa riferimento anche al MOIGE (Movimento Italiano Genitori) e ne analizza l’importanza nel processo di traduzione e d’importazione della cultura popolare giapponese. Si prendono in esame diverse case editrici letterarie e televisive, attraverso sondaggi svolti sul campo e statistiche depositate durante gli anni. Inoltre, si prendono ad esempio alcune opere chiave dell’editoria letteraria e televisiva nei vari decenni di interesse.