Abstract:
L’elaborato si prefigge di analizzare gli apporti alla fruizione museale del podcast nel contesto italiano. Il podcast è uno strumento di storytelling nella forma di un contenuto digitale audio, le caratteristiche peculiari lo rendono un mezzo efficace per la divulgazione e l’intrattenimento perché raccontano una storia, nel senso più ampio del termine, non avvalendosi del supporto di immagini e video. Il punto di forza dei podcast è proprio l’assenza di apparati visivi, richiedendo l’impegno del solo senso dell’udito per la comprensione stimola la fantasia e si adatta molto bene ai ritmi della vita contemporanea.
Il podcast è diventato strumento per la comunicazione e l’educazione all’interno delle istituzioni museali italiane, esse hanno tratto ispirazione dalle sperimentazioni dei musei europei ed americani che ne hanno fatto utilizzo per rispondere sia agli obiettivi legati alla democratizzazione dell’arte, sia alle esigenze di marketing e comunicazione. Per la continua evoluzione di questi processi, la ricerca ha preso avvio da una ricognizione degli sviluppi della museologia nel corso del Novecento, in particolare dell’orientamento verso il pubblico e la sua esperienza di visita che oggi è l’aspetto su cui si stanno maggiormente concentrando gli studi museali del nuovo millennio.
Data la complessità della materia ho voluto concentrare la mia ricerca bibliografica sull’educazione e la comunicazione all’interno del museo, approfondendo anche l’incoraggiamento alla partecipazione e all’inclusività con attenzione alla recente ratifica della Convenzione di Faro. Fornire una panoramica delle possibilità di fruizione del museo mi ha permesso di approcciarmi in maniera critica all’argomento poiché il fenomeno è attuale ed accende ancora dibattito. Lo studio si è basato sull’ascolto dei podcast, attraverso confronti ho tentato di trarre valutazioni da leggere alla luce della linee progettuali dei musei che li hanno promossi. L’aspirazione è di trasmettere la curiosità e l’entusiasmo verso uno strumento innovativo per il museo che possa traslare su quest’ultimo gli attributi di accessibilità e coinvolgimento.
