Abstract:
Con questo elaborato si è cercato di analizzare come il Programma governativo Marco Polo e Turandot si sia dovuto adattare e rimodellare a causa delle limitazioni degli spostamenti, attuate per affrontare l’emergenza sanitaria conseguente alla pandemia e, come abbiano risposto gli alunni, ma soprattutto i docenti, al cambiamento. Il corso di italiano, tenutosi presso la School For International Education (SIE) di Ca' Foscari, per gli studenti sinofoni che desiderano iscriversi a Università e Istituzioni AFAM, propedeutico all’esame di livello B1/B2, necessario per accedere a tali corsi di studio, si è svolto totalmente in modalità online nell'anno accademico 2020-2021, proprio per l’impossibilità degli studenti di venire in Italia, a causa delle restrizioni conseguenti alla diffusione di COVID-19.
Lo studio effettuato si è basato sulla partecipazione diretta all’attività didattica dell’autrice di questa dissertazione come tutor d’aula, in affiancamento ai docenti dei due corsi di italiano L2. Grazie all’utilizzo di alcuni questionari di gradimento relativi all’apprendimento e all’efficacia del corso, sottoposti sia agli studenti che ai docenti e grazie all’analisi di alcune sequenze di registrazioni dell’attività di tutorato, si sono indagati i lati positivi e negativi di questa tipologia di insegnamento all’interno di un progetto ormai ampiamente diffuso in Italia e della complessità derivata soprattutto dalla distanza tra la lingua e la cultura di partenza e quella studiata, oltre che dalle diverse metodologie di apprendimento e di acquisizione della lingua seconda.