Abstract:
La tesi approfondisce come lo spazio museale, dalla sua nascita ad oggi, ha cambiato cospicuamente la sua funzione ed il suo ruolo. In principio era considerato solo come la struttura contenente la produzione artistica, pittorica e scultorea. Dal XX secolo grazie allo sviluppo dell’arte contemporanea si allargarono gli orizzonti intorno ad un’opera d’arte; infatti, con le sperimentazioni di nuovi modelli artistici cambiò la stessa esperienza museale. Ad avere maggior rilievo fu lo spazio in cui veniva collocata un’opera d’arte; a questo proposito, la tesi andrà ad indagare il rapporto di un contesto espositivo con le sue opere, considerando come casi di studio e confronto due esposizioni innovative: l’ultima mostra della Quadriennale FUORI, realizzata nel 2020, e la mostra Io dico Io – I say I realizzata nel 2021 presso la Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma. Verranno prese in esempio due artiste selezionate per entrambe le esposizioni, Benni Bosetto e Monica Bonvicini, proponendo un’analisi comparata delle loro opere e gli spazi in cui sono state collocate all’interno delle mostre, per capire in che modo possano aver costruito una relazione con i visitatori. L’obbiettivo della tesi è evidenziare i nuovi approcci rivolti verso un’opera d’arte, i quali hanno permesso di rivalutare la collocazione, la conservazione, il significato di un’opera e l’impatto con il pubblico, rendendo così oggi il museo parte della produzione artistica.