Abstract:
Il presente elaborato vuole essere un'analisi sulla propaganda visuale antireligiosa degli anni Venti in Unione Sovietica. Il primo capitolo ha lo scopo di indagare i fondamenti teorici dell'ateismo che ispirarono i teorici del comunismo russo e la messa in atto dei primi importanti provvedimenti volti a sopprimere la Chiesa ortodossa russa. Il secondo capitolo prende in esame la propaganda visuale antireligiosa che venne organizzata dal Partito per dare avvio a quel processo di trasformazione sociale che avrebbe dovuto condurre alla completa demistificazione del Paese e all’edificazione del comunismo. Nel terzo capitolo verrà preso in considerazione l'interesse che il Partito riservò al cinema, arte nascente e mezzo prediletto per educare il popolo sovietico. L'obiettivo è investigare il modo in cui i registi sovietici hanno sfruttato non solo l'immagine della Chiesa ortodossa, ma anche il suo apparato simbolico e iconografico per rispondere alle nuove esigenze del partito.