Abstract:
Il Giappone vanta un peculiare approccio alle relazione internazionali, nel giro di una decade la natura e la sostanza degli obiettivi nazionali pur mantenendosi conformi, cambia orientamento. Dall’imperialismo puro del periodo antecedente alla Seconda guerra mondiale, fino ad arrivare all’agenda politica estera moderna, incentrata sull’espansione commerciale attraverso la cooperazione internazionale (caso della “Konfrontasi”).
Sin dal suo ingresso nell’era moderna, in entrambe le fasi, il Giappone si è sempre concentrato nel compimento dei suoi tre obiettivi cardine: La sicurezza nazionale, La modernizzazione del paese e l’ottenimento di uno status paritario con le altre grandi potenze occidentali. La strada da percorrere però era tutt’altro che in discesa e il Giappone dovette gestire due lacune importanti quali la scarsità di risorse energetiche e quella di materie prime. Senza una regolare fonte di queste risorse la modernizzazione del paese non poteva decollare come sperato, per cui serviva una strategia politica per potersi assicurare il necessario per il sostentamento dello sviluppo economico dagli altri paesi. Tra il prima e il dopo la Seconda guerra mondiale, gli strumenti, le strategie e i mezzi per il consolidamento di quei tre obiettivi cambiarono radicalmente: dalle mire imperialiste che hanno caratterizzato il periodo politico-militare del pre-guerra, alla fase economico-nazionalista di cooperazione internazionale del dopoguerra presa in esame in questo progetto. In questo lavoro di ricerca secondo un ordine storiografico andremo ad analizzare le politiche e le strategie che hanno caratterizzato e contribuito ad evolvere la figura e le relazioni internazionali del Giappone. Da una prima analisi delle politiche imposte dagli alleati, alla seconda fase di risollevamento economico; Dalla trattazione del ruolo diplomatico di protagonista del palcoscenico asiatico durante lo scoppio della Konfrontasi, al risollevamento dopo le frizioni con l’amministrazione Nixon degli anni Settanta.