Abstract:
Questa tesi è composta da tre studi empirici nell’ambito della finanza aziendale, che esplorano il ruolo che le informazioni possono svolgere nell'impresa, nella due diligence e nel processo decisionale degli investitori attraverso vari aspetti delle transazioni di acquisizione. Il primo capitolo della tesi esamina sistematicamente la letteratura rispetto al ruolo della copertura mediatica nella finanza in generale e al rapporto tra copertura mediatica e vari aspetti delle fusioni e acquisizioni, fornendo indicazioni per ricerche future. I risultati di questo studio suggeriscono che esiste un chiaro consenso nella letteratura sul ruolo della copertura mediatica e della performance finanziaria di un'impresa nel processo di acquisizione. Il secondo capitolo della tesi, il mio documento destinato al mercato del lavoro, intitolato “No News is Good News! Copertura mediatica e caratteristiche dell’acquisizione di controllo aziendale”, riflette sull'importanza della copertura mediatica come fonte di informazione, soprattutto nel processo decisionale. Attingendo dalla teoria dell'agenzia, questo studio sostiene che le informazioni neutre, positive e negative che l'acquirente riceve dalla copertura mediatica del target hanno un impatto su diversi livelli del processo di acquisizione, dal pre-fusione all'interim e post-fusione. Riteniamo che la copertura mediatica sia associata negativamente al premium di acquisizione. Ciò vale sia per la copertura mediatica positiva che per quella negativa. “Nessuna notizia è quindi una buona notizia” in termini di raggiungimento di un premium di acquisto più elevato. Il metodo di pagamento mostra un rapporto ambiguo con la copertura mediatica. I risultati dello studio implicano che la copertura mediatica come fonte d’informazione ha un'interferenza costruttiva e distruttiva nel processo di acquisizione. Il terzo capitolo riguarda il sistema di gestione dei diritti digitali (DRM) a livello degli impatti sul target sulla due diligence di fusioni e acquisizioni (M&A), che a sua volta ha un impatto finanziario su vari tipi di prestazioni nelle acquisizioni. Interpretiamo questo effetto come un meccanismo protettivo attraverso il quale la gestione dei diritti digitali aumenta la validità dei modelli di cyber-protezione del target. I risultati di questo studio rivelano che le aziende target con la gestione dei diritti digitali come forma di fusioni e acquisizioni digitali hanno un rapporto mercato-quotazione più basso, rendimenti più elevati sulle attività, attività legali più elevate e un approccio tecnologico più elevato. Le aziende target con gestione dei diritti digitali come forma di brevetto M&A hanno un maggiore ritorno sugli asseta, maggiori attività legali e minori attività digitali. Un sistema di gestione dei diritti digitali a livello sia di fusioni e acquisizioni digitali che di fusioni e acquisizioni brevettuali non ha alcun effetto sulla due diligence ambientale.