Abstract:
Con la presente tesi si intende introdurre l’evoluzione dell’attività bancaria che nel tempo ha subìto diverse trasformazioni per adeguarsi alle richieste regolamentari occorse.
Queste ultime hanno comportato un’attenzione maggiore nella selezione della clientela implicando un maggiore affidamento ai sistemi di rating nella valutazione del merito creditizio, i quali si basano in gran parte su informazioni oggettive.
Si vuole, inoltre, porre in evidenza le criticità che possono riscontrare le PMI nell’accesso al credito. Esse, infatti, possono essere penalizzate sia da un certo grado di opacità delle informazioni che forniscono agli intermediari sia dalla loro limitata capacità di fornire garanzie.
Una soluzione a tale problema è il cosiddetto “relationship lending”, basato su una relazione banca-impresa di lungo periodo che consente all’intermediario di reperire informazioni di tipo qualitativo sopperendo alle informazioni di tipo quantitativo che la clientela PMI ha difficoltà a fornire. Tale vicinanza alle imprese consente anche alla banca di rispondere in maniera più adeguata ai fabbisogni che l’impresa presenta nel tempo, creando l’opportunità di sviluppare ulteriori servizi a contenuto consulenziale, che generano reddito non da interesse, attinenti all’area strategica del corporate banking.
La tesi si conclude con un approfondimento a carattere empirico in cui, grazie ai dati raccolti tramite il “Survey on the Access to Finance of Enterprises” dal sito della BCE, vengono analizzate alcune informazioni finanziarie sulle PMI italiane inerenti al tema dell’accesso al credito.
Questo, infine, è completato da un'analisi di tipo qualitativo che trova fondamento su un'intervista ad un direttore di una banca locale.