Abstract:
Il seguente elaborato si propone come un’analisi culturale in merito ai processi di orientalismo e auto-orientalismo relativi alla rappresentazione di cucina cinese e giapponese in Italia. Cercando di introdurre una prospettiva storica ed economica, l’elaborato muoverà da un’analisi della ristorazione “orientale” indagando la composizione della comunità cinese e giapponese e le caratteristiche dell’imprenditoria cinese nel campo della ristorazione nel nostro Paese. A questi fenomeni verrà collegata un’analisi dei principali stereotipi in merito alla cucina di queste comunità, tracciando un collegamento con le prime forme di rappresentazione di queste e i rapporti commerciali e di potere che hanno caratterizzato l’incontro con le potenze euro-americane nel corso del XIX secolo. Alla base teorica rappresentata dai concetti di orientalismo e occidentalismo si affiancheranno teorie proprie dei food studies, prima fra tutte quella di gastronazionalismo così come delineato da Michaela DeSoucey (2010), cercando di mettere in luce l’intersezione fra orientalismo e gastronazionalismo che si delinea nella rappresentazione della cucina “orientale”. Analizzando proprio questa intersezione, si cercherà una risposta agli interrogativi che guidano la seguente ricerca: in che modo la tavola influisce sulla percezione dell’altro asiatico? Perché in Italia un certo tipo di rappresentazione della cucina “orientale” è tanto efficace e radicato? Cosa ci dice questo fenomeno della nostra identità di italiani costruita attorno al cibo?