dc.contributor.advisor |
Margiotta, Umberto |
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dc.contributor.author |
Mario, Lucia Daniela <1955> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-04-06T11:57:25Z |
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dc.date.available |
2013-04-06T11:57:25Z |
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dc.date.issued |
2013-03-15 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/2249 |
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dc.description.abstract |
Scopo della presente ricerca è esplorare il ruolo dell’immaginazione nella comprensione del testo. L’immaginazione di cui si parla non è naturalmente riferita al “fantasticare” o alla facoltà di concepire qualcosa al di fuori di regole o della razionalità, ma come la concepisce G.Lakoff, e cioè una razionalità immaginativa che sfrutta l’immaginazione per comprendere quello che non possiamo comprendere interamente o direttamente. L’idea nasce a partire dalla tesi sostenuta da V. Gallese e G. Lakoff in The Brain’s Concepts (2005) secondo cui la comprensione dei concetti, siano essi concreti o astratti, richiede la “simulazione” (Embodied Simulation; ES) e il coinvolgimento attivo del sistema sensori-motorio.
In base alla teoria ES si assume che la comprensione di un testo derivi dalla possibilità di immaginare (simulare) ciò di cui si parla nel testo, a partire da parole o frasi di natura sensorimotoria che attivano i programmi percettivo-motori collegati alle parole-stimolo e mappate in base all’esperienza con le cose e le azioni a cui il testo fa riferimento.
L’idea è che, diversamente dalle concezioni cognitiviste che riconducono la comprensione di un testo a processi di elaborazione di simboli arbitrari, la dinamica percettivo-motoria del testo, indotta da parole o gruppi di parole che conducono azioni e percezioni, attivi una configurazione (modellizzazione) che “rifletterebbe” la struttura del testo (e quindi la sua comprensione) in relazione al grado di “somiglianza strutturale” che si verrebbe a creare tra modellizzazione testuale e modellizzazione interna (rappresentazione).
L’approccio metodologico utilizzato per indagare la natura embodied della comprensione trae ispirazione da uno degli indirizzi di ricerca più innovativi e autorevoli: la Neurofenomenologia, termine coniato da F. Varela per coniugare i risultati e le teorizzazioni derivanti dalle ricerche delle neuroscienze cognitive (in particolare quelle che riguardano il ruolo dei neuroni specchio nella comprensione delle frasi) con i resoconti in prima persona dei soggetti alle prese con la comprensione di un testo.
Per corroborare l’ipotesi di ricerca è stato costruito uno strumento denominato CAT (Prova di Categorizzazione Testuale) realizzato sulla base dei risultati delle recenti ricerche in ambito neurofisiologico, neurolinguistico e all’orientamento neurofenomenologico, con lo scopo di far emergere i resoconti in prima persona, cioè le strutture di pensiero coscienti riconducibili a esperienze e immagini richiamate dal soggetto mentre comprende un testo.
Il grado di “somiglianza strutturale” è stato inferito attraverso la scelta operata dal soggetto a più livelli: a) la scelta delle parole senso-motorie collegate allo scopo del testo; b) la scelta dell’immagine metaforica (tra sei disponibili) collegata al testo; c) l’esperienza personale reclutata. I risultati ottenuti avvalorano l’ipotesi secondo cui la comprensione di un testo implica una “somiglianza di strutture di relazione” tra la configurazione generata a livello immaginativo dalle parole-concetto espresse nel testo e la configurazione o struttura testuale.
Ne consegue che, se la direzione di ricerca qui indicata ha buone possibilità di essere coerente con i risultati della ricerca neuoscientifica, e quindi con l’idea che la comprensione di un testo sia innescata a livello motorio (comprensione embodied), una tale svolta di paradigma non può essere trascurata dalle scienze della formazione e della cognizione, che dovrebbero essere indotte a riflettere sulle modalità di insegnamento e di apprendimento più consone alla nuova concezione del rapporto tra percezione, azione e cognizione. |
it_IT |
dc.description.abstract |
The purpose of this research is to explore the role of imagination in understanding the text. The imagination of which we speak is not of course referring to "fantasize" or the right to conceive of anything outside rules or rationality, but from G. Lakoff’s point of view, that is one imaginative rationality that uses imagination to understand what we can’t fully or directly understand. The idea comes from the suggestion by V. Gallese and G. Lakoff in The Brain's Concepts (2005) that the understanding of the concepts, whether concrete or abstract, requires simulation (Embodied Simulation, ES) and the active involvement of the sensorimotor system.
According to the ES theory, it is assumed that the comprehension of a text derives from the ability to imagine (simulate) what is mentioned in the text, from the nature of words or phrases of sensory-motor origin, activating perceptual-motor programs connected to the words stimulus and mapped based on experience with things and actions which the text refers to. The idea is that, unlike the cognitivist conceptions that lead back to the understanding of a text-making processes of arbitrary symbols, the dynamic perceptual-motor of the text, induced by words or groups of words that lead to actions and perceptions, activate a configuration (modelling) that "reflects" the structure of the text (and hence its understanding) in relation to the degree of "structural similarity" that would be created between modeling textual and internal modeling (representation).
The methodological approach used to investigate the nature of embodied understanding is inspired by one of the most innovative research and authoritative addresses: the Neurophenomenology, a term coined by F. Varela to combine the results and theories derived from the research in cognitive neuroscience (in particular those relating to the role of mirror neurons in understanding a sentence) with the first-person accounts of people struggling with the understanding of a text.
In order to support the research hypothesis a tool called CAT (Test Text Categorization) was built, made on the basis of the results of recent research in neurophysiology, neurolinguistic and neurophenomenological orientation, in order to bring out the first-person accounts , that is the conscious "structures of thought", relating to experiences and images recalled by the subject while he includes a text. The degree of "structural similarity" was inferred through the choice made by the subject on several levels: a) the choice of words sensory-motor connected to the purpose of the text; b) the choice of metaphorical image connected to the text (among the six available ones); c) the recruited personal experience. The results support the hypothesis that the understanding of a text involves a "similarity of structures of relationship" between the generated configuration at the imaginative concept expressed by the words in the text and the configuration or structure of the text.
It follows that, if the search direction shown here has a good chance of being consistent with the results of the neuoscientifical research, and then with the idea that the understanding of a text is triggered at the motor level (embodied understanding), such a turn of paradigm can not be neglected by the Education and Cognitive Sciences should be encouraged to reflect on how teaching and learning are better suited to the new conception of the relationship between perception, action and cognition. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it |
dc.rights |
© Daniela Mario, 2013 |
it_IT |
dc.subject |
Neuroni specchio |
it_IT |
dc.subject |
Sintonizzazione intenzionale |
it_IT |
dc.subject |
Immaginazione |
it_IT |
dc.subject |
Metafora cognitiva |
it_IT |
dc.subject |
Categorizzazione embodied |
it_IT |
dc.title |
Se immagino capisco : il ruolo dei processi simulativi e metaforici nella comprensione del testo |
it_IT |
dc.type |
Doctoral Thesis |
en |
dc.degree.name |
Scienze della cognizione e della formazione |
it_IT |
dc.degree.level |
Dottorato di ricerca |
it |
dc.degree.grantor |
Scuola di dottorato in Scienze del linguaggio, della cognizione e della formazione |
it_IT |
dc.description.academicyear |
2013 |
it_IT |
dc.description.cycle |
24 |
it_IT |
dc.degree.coordinator |
Margiotta, Umberto |
|
dc.location.shelfmark |
D001204 |
it |
dc.location |
Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato |
it |
dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
955653 |
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dc.format.pagenumber |
X, 252 p. |
it_IT |
dc.subject.miur |
M-PED/04 PEDAGOGIA SPERIMENTALE |
it_IT |
dc.description.tableofcontent |
Ringraziamenti
VII
Prefazione
IX
Introduzione Generale
1
1. L’ambito e il tema di ricerca
1
2. La scelta dell’oggetto di ricerca
3
3. Le ipotesi di ricerca e il campo di indagine
4
4. La metodologia utilizzata
6
5. Il contributo della presente ricerca alle scienze della Cognizione e della Formazione
8
6. Linee di sviluppo per il futuro della ricerca
9
Cap. 1 Quadro teorico
11
1. Le radici filosofiche: Da Spinoza alla Filosofia del corpo
11
2. Il contributo della Fenomenologia: l’intenzionalità come matrice della conoscenza
14
3. Il contributo della Psicologia
16
3.1 La Psicologia della Gestalt
16
3.2 Il Costruttivismo
17
3.3 Il contributo di Vygotskij
17
3.4 L’epistemologia genetica di J.Piaget
18
3.5 Bruner: il concetto di scaffolding e l’apprendimento di strutture
19
4. Il contributo della linguistica cognitiva
21
5. L’intelligenza Artificiale (IA)
21
6. Il connessionismo strutturale e le Reti Neurali Artificiali
22
7. Il contributo di Maturana e Varela
23
8. Il contributo di Bateson: la metafora come meccanismo del vivente
25
9. L’Embodied Cognition
27
Cap. 2 Le neuroscienze cognitive e la nuova concezione del
linguaggio
31
1. I neuroni specchio: la scoperta e le proprietà
32
2. La teoria Embodied Simulation e la comprensione dell’intenzionalità
35
3. Le critiche al concetto di “simulazione”
37
4. Mirror e linguaggio
40
Cap. 3 L’ambito di ricerca: neuroscienze e linguistica cognitiva
43
1. Dalle neuroscienze: studi sul ruolo del Sistema Specchio nell’evoluzione e nell’acquisizione del linguaggio
43
1.1 Le ipotesi sull’evoluzione del linguaggio su base mirror
43
1.2 Le evidenze empiriche degli aspetti motori del linguaggio
45
1.3 Aspetti semantici del linguaggio “incarnato”
46
2. La linguistica cognitiva e la grammatica cognitiva
47
3. La linguistica testuale
49
Cap. 4 Cosa sappiamo dell’oggetto di ricerca: La comprensione
embodied
51
1. La costruzione del significato nelle “Ricerche filosofiche” di Wittgenstein
52
2. La formazione dei concetti secondo l'approccio cognitivo -modulare
53
3. La comprensione secondo il modello connessionista
54
4. Il significato nella pragmatica linguistica
55
5. Il Modello inferenziale
56
5.1 La Teoria della Pertinenza.
57
6. Il significato nella Linguistica cognitiva
57
7. La teoria neurale dei concetti
59
8. L’Embodied Simulation e l’immaginazione
60
9. La teoria neurale della metafora concettuale
61
9.1 La teoria degli ingranaggi e la comprensione dei concetti astratti
62
Cap. 5 Il Design della ricerca
65
1. Identificazione del tema e del problema di ricerca
65
2. Definizione degli obiettivi di ricerca
67
3. Ipotesi di ricerca e risultati attesi: indicatori empiricamente osservabili
67
4. La giustificazione teorica dell’operazionalizzazione delle ipotesi
68
4.1 Giustificazione teorica a favore della prima ipotesi
69
4.2 Giustificazione teorica a favore della seconda ipotesi
70
4.3 Giustificazione teorica a favore della terza ipotesi
71
4.4 Giustificazione teorica a favore della quarta ipotesi
71
5. Definizione del campione oggetto di studio
72
6. La Rivelazione dei Dati
72
7. Gli strumenti impiegati
74
8. L’analisi dei dati e l’interpretazione dei risultat
75
9. Criteri di validità
76
Cap. 6 La Metodologia di Ricerca: L’approccio
Neurofenomenologico
79
1. Perché coinvolgere la fenomenologia nella ricerca scientifica?
80
2. Dalla fenomenologia alla neurofenomenologia
81
3. Naturalizzare la fenomenologia o fenomenologizzare le
neuroscienze?
82
3.1 L’approccio della neuroscienza dei sistemi dinamici
83
3.2 L’approccio neurofenomenologico
84
3.3 La fenomenologia incorporata nella progettazione dell’esperimento
85
4. In cosa consiste il metodo neurofenomenologico
87
5. Come è stato applicato l’approccio neurofenomenologico al progetto di ricerca
89
6. Potenzialità conoscitive del metodo neurofenomenologico e critiche al suo utilizzo
91
Cap. 7 Lo strumento d’indagine: Prova CAT
93
1. Descrizione dello strumento e successive modifiche
93
2. Criteri e motivazioni a supporto dei compiti richiesti nella CAT
96
2.1 Perché introdurre il testo-esempio?
96
2.2 Perché porre una domanda sullo scopo del testo?
97
2.3 Perché chiedere di scrivere le singole parole che hanno permesso di cogliere lo scopo del testo?
97
2.4 Perché chiedere di scrivere l’esperienza o un’immagine evocata durante la lettura del testo?
98
2.5 Perché chiedere di associare il testo a una delle 6 immagini?
98
2.6 Perché e come le 6 immagini scelte possono rappresentare una metafora del testo?
99
2.7 Perché chiedere, dopo la scelta dell’immagine, di spiegare il motivo della scelta?
100
3. In che modo le immagini inserite nella CAT rimandano al testo o a parti di esso?
100
4. Relazione tra i compiti richiesti alla CAT e le ipotesi di ricerca
103
Cap. 8 Risultati e Discussione
105
1. Analisi qualitativa e interpretazione del Testo 1
106
2. Analisi qualitativa e interpretazione del Testo 2
109
3. Analisi qualitativa e interpretazione del Testo 3
112
4. Analisi quantitativa e interpretazione dei risultati in relazione alle ipotesi elaborate
114
4.1. Ipotesi 1: La comprensione del testo è guidata da parole-concetto o gruppi di parole di natura sensomotoria
114
4.2. Ipotesi 2: La struttura dell’esperienza richiamata ricalca la struttura del testo
117
4.3. Ipotesi 3: L’esperienza immaginata si riflette nella scelta dell’ immagine-metafora del testo?
119
4.3.1. Il ruolo delle “relazioni di scopo” nell’orientare l’attivazione della gestalt esperenziale e il processo di metaforizzazione del testo
121
4.4. Ipotesi 4: La comprensione implica un certo grado di “immaginazione cosciente”?
123
5. Interpretazione complessiva a sostegno della tesi proposta
128
6. Criticità e questioni aperte
129
Cap. 9 Verso un modello di comprensione embodied
1. Perché si parla di comprensione embodied?
133
133
1.2. Il modello di comprensione embodied del testo
135
2. La natura embodied della categorizzazione
137
3. La natura metaforica della comprensione
138
4. L’effetto priming nella comprensione del testo
140
5. La questione dell’isomorfismo: somiglianza di forma o di struttura di relazioni?
141
Cap.10 Implicazioni dei risultati della ricerca per le scienze della
cognizione e della formazione
145
1. Il contributo del progetto di ricerca alle scienze della cognizione e della formazione?
146
2. La concezione neuroscientifica del funzionamento cognitivo
147
3. La natura intersoggettiva dell’apprendimento
149
4. La natura motoria ed enattiva della conoscenza
151
5. La natura intenzionale e pragmatica dell’apprendere
152
6. La sintonizzazione che produce apprendimento
154
7. Come facilitare la sintonizzazione intenzionale quando le reciproche rappresentazioni non sono condivise?
155
8. Quali indicazioni per i processi di insegnamento derivano dalle proprietà specchio?
157
Cap.11 Conclusioni
161
Sviluppi futuri
163
Bibliografia
167
Allegati
179
Allegato 1: Prova di Categorizzazione testuale (CAT)
181
Allegato 2: Tabella di raccolta risposte grezze in fase di Pre-test
189
Allegato 3 Analisi multivariata in fase di pretest
201
Allegato 4: Codifica delle risposte dei dati grezzi; CAT versione
definitiva
209
Allegato 5: Matrice di raccolta risposte grezze alla CATdefinitiva
215
Allegato 6: Estratto della Prova finale che evidenzia le relazioni tra le
variabili indagate
243
Abstract
249 |
it_IT |
dc.identifier.bibliographiccitation |
Daniela Mario (2013). "Se immagino capisco". Tesi di Dottorato, Università Ca' Foscari Venezia. |
it_IT |
dc.degree.discipline |
Pedagogia |
it_IT |