Abstract:
I gesti prodotti in corrispondenza del flusso verbale hanno importanti funzioni nella comunicazione umana: si può affermare che una comunicazione multimodale appare più completa in termini di chiarezza di significato sia per il parlante che per l’interlocutore.
Per questo motivo, in questo lavoro ci chiediamo se l’utilizzo del gesto in concomitanza con la parola possa portare benefici al complesso quanto vantaggioso fenomeno del bilinguismo attraverso il Programma Baby Signs®.
Ipotizzando che i bambini bilingui abbiano a disposizione due vocaboli diversi per riferirsi allo stesso referente - processo che li aiuta a comprendere in maniera migliore il rapporto convenzionale tra gli oggetti e le parole che li rappresentano -, i bambini bilingui che hanno seguito il Programma Baby Signs® hanno un’opzione aggiuntiva: possiedono l’opportunità unica di attivare lo stesso processo incorporando segni visuali e manuali. In questo modo, il bambino bilingue costruisce un ‘ponte’ tra le due lingue.
Per questo motivo, in questo lavoro verrà analizzata la produzione e la comprensione di due bambini bilingui (italiano-tedesco e italiano-inglese) di tre anni attraverso la somministrazione della Cross Linguistic-Lexical Task. Lo scopo principale è quello di concentrarsi sui risultati relativi all’indice di figurabilità delle parole, poiché è stato rilevato da precedenti studi che i bilingui presentano una performance peggiore sulle parole con un indice di figurabilità minore. Questa ricerca prova a dimostrare che i risultati dei soggetti, influenzati dalla figurabilità, possano mutare positivamente grazie al sostegno dei segni, così confermando i vantaggi che il Programma Baby Signs può apportare ai bambini bilingui.