dc.contributor.advisor |
Revelant, Andrea |
it_IT |
dc.contributor.author |
Carta, Mauro <1998> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-10-02 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-02-22T10:57:29Z |
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dc.date.available |
2023-02-22T10:57:29Z |
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dc.date.issued |
2022-11-02 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/22411 |
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dc.description.abstract |
Il Giappone ha avuto relativamente poca esperienza in materia di ingresso e insediamento di cittadini stranieri. Basti pensare che nell’ultimo secolo le ondate migratorie più consistenti sono state due: durante Seconda Guerra Mondiale, con flussi composti principalmente da lavoratori provenienti dalla Cina e dalla Corea, e negli anni ’80 a causa rapida crescita dell’economia giapponese e la sua crescente domanda di lavoro. In questo contesto il Giappone rappresenta però un’anomalia: nel secondo dopoguerra è riuscito infatti a realizzare un avanzato livello di modernizzazione economica e di industrializzazione senza dipendere dal lavoro straniero. Si hanno quindi da una parte alcune potenze occidentali come la Germania e la Francia che utilizzano l’immigrazione come strumento per far ripartire un’economia messa in difficoltà dal periodo bellico, e il Giappone che invece fa affidamento su un’ampia disponibilità di manodopera locale e l’introduzione delle nuove tecnologie nelle mani delle grandi aziende. Tuttavia, negli ultimi decenni il Giappone si è trovato ad affrontare diversi problemi dal punto di vista demografico. Il calo delle nascite, l’aumento della durata media della vita e il conseguente invecchiamento della popolazione costituiscono per il governo giapponese una sfida che lo pone in prima linea a livello mondiale. È ormai appurato che gli effetti dell’ormai incombente calo demografico, andranno a influire fortemente sulle casse dello stato il quale, ogni anno, dovrà fare ricorso al debito per sopportare i costi delle pensioni e della sanità. Inoltre, con una forza lavoro sempre più ridotta le sue entrate andranno gradualmente a diminuire. Uno dei fattori che potrebbero contribuire ad attenuare questo fenomeno consiste in un aumento dei flussi migratori all’interno paese. Ma quali sono i provvedimenti che il governo giapponese ha attuato e sta tuttora attuando a tal proposito? E qual è il trattamento riservato agli stranieri che offrono le proprie prestazioni lavorative in Giappone? |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Mauro Carta, 2022 |
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dc.title |
Vent'anni di immigrazione: un Giappone in bilico tra eccessive restrizioni e necessità economica. |
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dc.title.alternative |
Vent'anni di immigrazione: un Giappone in bilico tra eccessive restrizioni e necessità economica |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Lingue, economie e istituzioni dell'asia e dell'africa mediterranea |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Studi Asiatici e Gestione Aziendale |
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dc.description.academicyear |
2021-2022_appello_171022 |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
868555 |
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dc.subject.miur |
L-OR/22 LINGUE E LETTERATURE DEL GIAPPONE E DELLA COREA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
GIAPPONESE |
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dc.date.embargoend |
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it_IT |
dc.provenance.upload |
Mauro Carta (868555@stud.unive.it), 2022-10-02 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Andrea Revelant (revelant@unive.it), 2022-10-17 |
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