Abstract:
La ricerca è dedicata alla ricostruzione storica della pratica devozionale delle Quarantore, dalla riscoperta avvenuta a partire dagli anni Venti-Trenta del Cinquecento, fino alla nascita della Compagnia veneziana nell’ultimo ventennio del secolo. Il lavoro propone di individuare tre fasi cronologiche, corrispondenti ad altrettante maniere in cui si diversificò lo svolgimento della pratica, frutto di scelte teologiche specifiche e di mutamenti nell’omiletica. Lo studio si concentra sulla prima di queste fasi: quella che dalla riscoperta giunge fino ai primi tre decenni del Seicento, epoca in cui le Quarantore vengono identificate quale pratica ideale per vivere l’orazione mentale. L’indagine si focalizza sulla confraternita veneziana e tenta di fare chiarezza sulla genesi di quest’ultima, intrecciando diverse esperienze e personalità e cercando di precisare il ruolo dei confratelli della Dottrina Cristiana, quello dei Gesuiti all’Umiltà e dei Cappuccini al Redentore. Attraverso l’analisi della trattatistica, si approfondisce infine la funzione delle immagini (e in generale delle opere d’arte) nella pratica delle Quarantore quale indispensabile supporto per modellare la memoria del fedele e formare le immagini mentali.