Abstract:
Il presente lavoro consiste nell’analisi critica del contenuto della legislazione speciale operante in materia di individuazione e circolazione nazionale, europea e internazionale di beni culturali mobili. L’approfondimento svolto tiene conto delle più rilevanti questioni problematiche sollevate nel tempo dalla dottrina e dalla giurisprudenza amministrativa, anche al netto delle più recenti riforme legislative. L’intento ultimo della trattazione consiste nel dimostrare come la legittima fuoriuscita di beni culturali mobili dal territorio nazionale non sempre determina un depauperamento del patrimonio culturale nazionale quanto, al contrario, una possibile occasione di condivisione e promozione delle cd. testimonianze materiali aventi valore di civiltà con la comunità europea e internazionale, in nome di un progressivo sviluppo della cultura e dell’arte in ogni accezione e in vista della progressiva formazione di una comune identità culturale europea e internazionale. Tale assunto trova riscontro non solo in una politica culturale orientata sempre di più ad una dimensione globale dei beni culturali, ma anche in una certa lettura costituzionalmente orientata delle norme di sistema.