dc.contributor.advisor |
Spiganti, Alessandro |
it_IT |
dc.contributor.author |
Sandrin, Mattia <1996> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-06-24 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-10-11T08:27:13Z |
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dc.date.available |
2022-10-11T08:27:13Z |
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dc.date.issued |
2022-07-19 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/21964 |
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dc.description.abstract |
La Seconda Guerra mondiale ebbe un impatto notevole sulle economie di tutti i Paesi del mondo lasciando cicatrici e distruzione pressoché ovunque. Alcune nazioni però ne furono colpite maggiormente rispetto ad altre. Infatti, al contrario degli Stati Uniti che non ebbero nessuno scontro diretto nei propri territori, e uscirono dalla guerra come vincitori assoluti, in tutta l’Asia la situazione era molto instabile e gli scontri avevano segnato molto duramente le nazioni coinvolte. Un esempio può essere identificato nel Giappone che dopo la Seconda guerra mondiale si conterà tra le più devastate e colpite nazioni del mondo con una perdita di circa 2 milioni di cittadini e una diminuzione della ricchezza netta del Paese pari al 25%. La produzione industriale subito dopo la fine della guerra era circa di un decimo rispetto a quella pre-guerra e le città e i poli industriali si erano ridotti a causa dei bombardamenti di circa ¼. Ancora, la Corea che dal 1910 aveva sperimentato il governo coloniale di sfruttamento da parte del Giapponese si trovava in una situazione difficilissima che fu maggiormente aggravata dalla Guerra di Corea del 1950, che sconvolse il territorio e porto la morte per circa 5 milioni di persone tra militari e civili. Come sono riuscite queste due nazioni in seguito a una tale distruzione nel giro di qualche decennio a risollevarsi ed entrare nella lista delle economie leader mondiali? Viene risposto a questo quesito nei primi due capitoli.
La spinta però non può durare per sempre: questo lo sta sperimentando il Giappone che si ritrova ormai da quasi 20 anni in una stagnazione economia che ancora oggi sembra attanagliarlo. Al contrario invece la Corea del Sud sembra ancora non aver perso quella spinta che aveva caratterizzato la sua incredibile ripresa. Quali sono stati i motivi che hanno condotto il Paese del Sol Levante a esaurire questa spinta? Perché invece la Corea del Sud sta riuscendo ancora oggi a sostenere un tasso di crescita costante e quali sono state le unicità che gli hanno permesso di farlo? A queste domande verrà risposto nell'ultimo capitolo della tesi. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Mattia Sandrin, 2022 |
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dc.title |
Giappone e Sud Corea: due miracoli economici a confronto. |
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dc.title.alternative |
Due “miracoli economici” a confronto. Il caso giapponese comparato a quello sudcoreano. |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Relazioni internazionali comparate |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati |
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dc.description.academicyear |
2021/2022_sessione estiva_110722 |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
869691 |
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dc.subject.miur |
L-OR/23 STORIA DELL'ASIA ORIENTALE E SUD-ORIENTALE |
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dc.description.note |
Storia dello sviluppo economico giapponese e sudcoreano del dopoguerra fino ai giorni nostri. |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Mattia Sandrin (869691@stud.unive.it), 2022-06-24 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Alessandro Spiganti (alessandro.spiganti@unive.it), 2022-07-11 |
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