Abstract:
Il turismo giovanile all’estero rappresenta al giorno d’oggi uno dei settori di maggior sviluppo dell’industria turistica. I giovani e gli studenti (che rappresentano questo segmento di mercato) sono sempre più allettati dal desiderio di vivere il più possibile esperienze ricreative ma allo stesso tempo formative. Ripercorrendo i cambiamenti sociali e l’evoluzione storica sulla nascita del turismo giovanile che toccano il passato (ad esempio il Grand Tour del ‘700, le colonie di vacanza dagli anni ’20-’70, il cosiddetto "turismo povero" degli anni ’70 e ‘80), e il presente (sottolineando, grazie anche al supporto di dati economico-statistici, come in questi ultimi vent’anni la Generazione Z ha incentrato la propria idea di viaggio all’estero nella personalizzazione, nella differenziazione esperienziale e nell’utilizzo di strumenti digitali); il seguente elaborato finale si pone l’obiettivo di analizzare la frontiera turistica delle vacanze studio dell’INPS “Estate INPSieme Estero”. I figli dei dipendenti pubblici, frequentanti le scuole superiori, attraverso un bando di concorso e un contributo dell’INPS, hanno la possibilità di trascorrere una vacanza all’estero durante il periodo estivo e della durata di 15 giorni. L’organizzazione di tali soggiorni studio è affidata ai tour operator, i quali predispongono dei pacchetti turistici all inclusive coniugando l’apprendimento della lingua straniera alle attività culturali e ricreative. La comunicazione turistica dei tour operator, soprattutto digitale, si rivela la carta vincente verso la fidelizzazione del cliente. Per rendere il tutto più coinvolgente, è stata condotta un’indagine economico-statistica rivolta ai giovani utenti (14-30 anni) attraverso la compilazione di un questionario anonimo, al fine di valutare il grado di conoscenza e/o partecipazione a questi soggiorni studio all’estero e di analizzare le testimonianze dei partecipanti a supporto delle informazioni trattate precedentemente.