Abstract:
Le piccole e medie imprese (PMI) svolgono un ruolo molto importante nel sistema economico di un paese
costituendone la spina dorsale, in particolar modo in Italia. Si stima che circa il 92% delle imprese nel
panorama italiano siano piccole e medie imprese che offrono opportunità di lavoro all’82% degli occupati e
avrebbero contribuito, solo nel 2021, al 38% del valore aggiunto del paese italiano. Nel tempo in letteratura
sono stati costruiti una serie di modelli di previsione del fallimento delle PMI. I primi modelli vedevano i ratios
economico-finanziari come potenziali predittori; proseguendo negli anni i suddetti modelli sono stati
integrati con variabili di soft information per migliorare il livello di accuratezza delle previsioni. Oggi le
imprese sono chiamate a diventare socialmente responsabili, ecologicamente sostenibili ed
economicamente competitive il che si traduce, per un’impresa, nell'adottare una politica aziendale più
socialmente responsabile (Corporate Social Responsability, CSR). Detto ciò, e considerato che l’impegno in
attività di CSR ripaga in epoche in cui la fiducia diventa significativa come in periodi contraddistinti da eventi
imprevisti e shock esogeni, ipotizzare che le PMI impegnate in codeste attività, travolte da una inaspettata e
complessa ondata di crisi generata a seguito della pandemia da Covid-19, sarebbero meno esposte all’evento
di fallimento, è plausibile.