Abstract:
L’esistenza di statue animate rappresentanti Cristo utilizzate nell’ambito della liturgia pasquale durante il periodo medioevale è oramai una conoscenza assodata e diffusa. In alcune regioni d’Italia, come ad esempio l’Umbria o la Toscana, il gran numero di fonti scritte ha permesso di inquadrare in modo concreto tale fenomeno artistico e popolare. Nel caso della città di Venezia, invece, le fonti non sono così specifiche e, finora, non è stato immediato recuperare la funzione e i contesti dei Crocifissi con le braccia snodabili, la lingua mobile oppure interamente mobili, come nel caso del Cristo conservato ai Ss. Geremia e Lucia. Il presente elaborato vuole essere un primo approccio allo studio della funzione degli esemplari drammatici di bottega veneziana, che testimoniano anche in questa zona la diffusione di sacre rappresentazioni della Passione. Per fare ciò si presenta, in primo luogo, l’evoluzione dell’immagine del Crocifisso nella scultura lignea veneziana (1350-1500), con il relativo catalogo contenente alcuni esemplari inediti che consentiranno di ampliare il panorama e di creare nuove piste di ricerca. La seconda parte dell’elaborato, invece, è dedicata ai crocifissi animati, che una volta introdotti all’interno della produzione locale stilisticamente e cronologicamente, e ove possibile inseriti anche nei contesti per i quali furono creati, saranno le fondamenta per lo studio della dimensione drammatica del triduo pasquale nella città di Venezia.