Abstract:
Questo progetto di tesi si propone di indagare se il Baby Signs®, un programma di comunicazione gestuale che permette ai bambini udenti di età compresa tra i 0 e i 24 mesi di poter comunicare prima di aver imparato a parlare, possa essere utilizzato come supporto alla comunicazione in una bambina di 12 anni con Sindrome di Angelman.
Attraverso l’esposizione di I. al programma si vuole ampliare il suo vocabolario espressivo; aumentare la sua efficacia comunicativa-linguistica attraverso una maggior esternazione dei bisogni e delle richieste; creare una maggior comprensione delle necessità e richieste della bambina da parte di genitori, insegnanti e compagni di classe.
Lo studio si basa su un periodo di osservazione di 6 mesi, durante i quali I. viene esposta a 3-4 segni alla volta per un totale di 6 ore a settimana. Nel resto della settimana viene chiesto ai genitori di cercare di introdurre i segni che I. ha imparato nella quotidianità, con l’obiettivo di arrivare ad un loro utilizzo spontaneo quando sente la necessità di comunicare qualcosa.
Ai genitori sono stati somministrati due questionari, uno all’inizio dello studio e uno alla fine, in modo da poter avere un loro riscontro sui cambiamenti comunicativi della bambina.
Dai risultati dello studio emerge come I. riesca a comprendere con facilità i segni proposti e, nonostante le difficoltà a livello motorio, con qualche adattamento riesca anche a riprodurli, inizialmente solo su richiesta e poi anche in modo spontaneo.