Abstract:
La tesi vuole restituire un racconto fotografico della città di Genova, prendendo come tema principale quello delle minoranze e delle sottoculture, attraverso il lavoro dei fotografi genovesi Lisetta Carmi ed Antonio Amato.
Lisetta Carmi, conosciuta ed apprezzata fotografa, ha legato il suo nome al reportage sulla comunità transessuale genovese del Centro Storico mentre Antonio Amato, principalmente fotografo per il quotidiano genovese Il Secolo XIX , ha catturato la poco conosciuta realtà del movimento punk genovese.
La ricerca affronta questi due temi mettendo a confronto il lavoro di Carmi ed Amato con due fotografi stranieri che hanno svolto simili reportage: Nan Goldin e Derek Ridgers.
La scelta di queste due minoranze è dettata principalmente dal voler evidenziare come certi fenomeni, molto spesso volutamente dimenticati, fanno parte anche della storia italiana ed anzi, come nel caso della comunità transessuale, hanno avuto una grande rilevanza in Italia.
Genova è stata scelta sia come città che negli anni ’60 ospitava la più grande comunità transessuale in Italia sia per aver potuto osservare, per un periodo molto breve, lo sviluppo del fenomeno punk.
L’obiettivo finale è quello di evidenziare e restituire un lato inedito del capoluogo ligure grazie al linguaggio immediato della fotografia.