Abstract:
In questo elaborato si indaga sul modo con cui le materie STEM (acronimo formato dalle iniziali di Sciences, Technologies, Engineering and Mathematics) vengono promosse e percepite dalla popolazione di genere femminile.
Per fare ciò si analizzeranno i dati messi a disposizione dal Ministero dell’istruzione e dall’Università, e le risposte ad un sondaggio di un campione di ragazzi e ragazze intervistati in alcune scuole secondarie di secondo grado del Veneto.
Considerando l’emergenza matematica dichiarata con la convocazione del Comitato Nazionale dei Matematici nel 2007 e l’affermazione dell’allora Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, seconda la quale maggiori conoscenze matematiche portino ad un maggiore livello di occupazione e partecipazione alla democrazia, le materie STEM vengono sempre più considerate necessarie vista l’evoluzione tech che stiamo vivendo in ogni ambito della nostra quotidianità.
Per questo motivo sono stati progettati spazi scolastici in cui studenti e studentesse approccino alle materie facendole interagire tra loro e sono sempre più frequenti le proposte di laboratori ed attività che propongono approfondimenti in materie STEM. Ciò comporta sempre più la considerazione di quegli ambiti che sono notoriamente maschili da parte delle ragazze, sia per la formazione post-diploma che come ambiente lavorativo.
Resta fermo però che l’esempio restituito da madri, sorelle, conoscenti influenzi l’idea che può svilupparsi nella mente in fase di crescita. Viene proposta perciò prima un approfondimento sulle battaglie affrontate nel luogo di lavoro: preconcetti in fase di selezione, barriere negli avanzamenti di carriera e normativa che potrebbe fare ancora di più per aumentare la partecipazione della componente femminile. A seguire, si indagherà l’effettivo coinvolgimento negli ambienti afferenti alle scienze e tecnologie.