Abstract:
Nato a Cremona intorno al 1490-91, Altobello Melone è sicuramente una delle principali personalità caratterizzanti la vivace stagione artistica vissuta dalla cittadina lombarda durante il pieno Rinascimento, nonché uno dei protagonisti di quell’intricato fenomeno, generalmente chiamato “anticlassicismo”, che a partire dalla fine del primo decennio del Cinquecento toccò molti centri nevralgici della Valpadana. Nonostante ciò, la personalità del Melone è stata spesso trascurata dalla letteratura artistica, complice anche la quasi totale assenza di informazioni certe sul pittore. Pertanto, obbiettivo di questa tesi è, anzitutto, tentare di comprendere l’evoluzione storico critica della figura di Altobello, ripercorrendo lo stato degli studi sul pittore e ponendo al vaglio, laddove possibile, la veridicità delle informazioni giunteci e delle attribuzioni a lui fatte nel corso dei secoli. Si passerà quindi ad un’analisi della sua produzione giovanile, considerando quelle che sono le principali ipotesi circa la formazione e il periodo iniziale della sua attività, svoltosi tra Cremona, Venezia e Brescia. Inoltre, si darà particolare rilievo ad una delle componenti fondamentali caratterizzanti lo stile del pittore: l’apertura verso il mondo figurativo nordico. Sviluppatasi con ogni probabilità nella città natale, disponibile fin dalla fine del Quattrocento ad accogliere le novità provenienti dalla cultura artistica d’oltralpe, questa tendenza dev’essere poi maturata durante il soggiorno veneziano, nonché negli anni immediatamente successivi, fino a raggiungere il suo climax all’altezza degli affreschi realizzati per la navata centrale della Cattedrale di Cremona, cui si dedica il capitolo conclusivo di questo testo.