Esibire il corporativismo: la propaganda transnazionale fascista attraverso le manifestazioni artistiche

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dc.contributor.advisor Cerasi, Laura it_IT
dc.contributor.author Restivo, Matteo <1995> it_IT
dc.date.accessioned 2022-02-19 it_IT
dc.date.accessioned 2022-06-22T07:59:36Z
dc.date.available 2022-06-22T07:59:36Z
dc.date.issued 2022-03-15 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/21269
dc.description.abstract Questo progetto si propone di analizzare il carattere transnazionale del corporativismo fascista, acquisito anche grazie ad un particolare strumento di propaganda adoperato dal regime fascista italiano: quello di tipo artistico-culturale. Dal 1927-1928 in poi, infatti, il corporativismo divenne il motivo conduttore dell’attività propagandistica del Fascismo all’estero mentre, allo stesso tempo, si rafforzava la politica culturale del regime e la sua attività espositiva. Dunque, a partire dallo studio delle principali teorie e degli sviluppi interni alla Nazione circa il corporativismo, si provvederà a elencare i principali casi di ricezione del modello italiano e il ruolo svolto in questo senso dalla politica artistico-culturale messa in atto dal Fascismo. Quest’ultima, resa possibile dall’inquadramento degli artisti e delle esposizioni nel sistema corporativo, si rifletterà verso l’estero grazie alla Mostra Biennale di Venezia e al suo Segretario Generale, Antonio Maraini, che impugnerà lo stesso obiettivo anche nell’organizzazione delle mostre d’arte italiana all’estero e, insieme ad altri dirigenti del regime, nelle grandi esposizioni internazionali di quel periodo. Per queste ragioni, la seconda sezione di questo elaborato affronterà il caso studio della Biennale come palcoscenico ideale per la propaganda corporativista: in particolare, in seno alle edizioni del 1932 e del 1934, sono gli eventi collaterali alla mostra d’arte a presentare al meglio la rinnovata funzione sociale degli artisti e i risultati prodotti dal corporativismo verso di essi, verso l’arte da loro prodotta e, in generale, per lo Stato italiano. Infine, una volta applicata la distinzione tra mostre d’arte italiana all’estero ed esposizioni internazionali, è stato possibile confermare l’attività di propaganda corporativista anche all’interno delle diverse manifestazioni svolte nelle distinte località straniere osservate. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Matteo Restivo, 2022 it_IT
dc.title Esibire il corporativismo: la propaganda transnazionale fascista attraverso le manifestazioni artistiche it_IT
dc.title.alternative Esibire il corporativismo: la propaganda transnazionale fascista attraverso le manifestazioni artistiche it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Relazioni internazionali comparate it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati it_IT
dc.description.academicyear 2020/2021 - sessione straordinaria - 7 marzo 2022 it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 882940 it_IT
dc.subject.miur M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Matteo Restivo (882940@stud.unive.it), 2022-02-19 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Laura Cerasi (laura.cerasi@unive.it), 2022-03-07 it_IT


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