dc.contributor.advisor |
Timeto, Federica Maria Giovanna |
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dc.contributor.author |
Panzironi, Yasmine <1997> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-02-19 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-06-22T07:59:32Z |
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dc.date.available |
2022-06-22T07:59:32Z |
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dc.date.issued |
2022-03-17 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/21229 |
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dc.description.abstract |
L’oggetto della presente ricerca è la serie di imbrattamenti perpetrati sulla statua di Indro Montanelli, sita a Milano, tra il 2012 e il 2020 da parte di vari gruppi e collettivi, tra cui le femministe di Non Una Di Meno e gli studenti appartenenti alla Rete Studenti Milano e Laboratorio Universitario Metropolitano. I loro atti “vandalici” sono interpretati come pratiche di consumo “dal basso” (bottom-up) del e nello spazio pubblico alla luce dei Cultural Studies, che permettono di inquadrarle come attività di consumo di agenti culturali (cioè non passivi rispetto ai discorsi egemonici), implicati nella lotta per i significati e i processi di costruzione identitaria.
Verrà discusso come la voce e l’identità dei subalterni, solitamente invisibili o univocamente rappresentati nelle narrazioni dominanti, possa essere resa manifesta dall’affezione di simboli ritenuti importanti per la società in generale, quali statue e monumenti pubblici. Più nello specifico, verrà considerata la particolare situazione della donna subalterna, che sostiene il peso di una “doppia” discriminazione, che è sessista e razzista al contempo. Da questo punto di vista, il paradigma intersezionale evidenzia la coesistenza e “intreccio” di diversi assi di oppressione che possono essere dati da classe, genere, razza, etnia, sesso et cetera, e che costruiscono ulteriori e più profonde posizioni di marginalità. In questo caso, dato che la storia rivendicata dagli imbrattamenti è quella della sposa bambina Destà, comprata da Montanelli durante la campagna d’Africa fascista, la situazione di specifica subalternità e marginalizzazione che si considera è evidenziata dai contributi di Gayatri Spivak e bell hooks. La loro prospettiva di studiose femministe e post-coloniali permette infatti di leggere la doppia violenza esercitata sulla donna non-bianca, da parte della società patriarcale e razzista che ha il potere di plasmare lo spazio pubblico e reiterare attraverso i suoi simboli le narrazioni e i significati dominanti.
L’obiettivo della ricerca è far emergere la profonda polisemia che caratterizza tali pratiche, talvolta additate come vandaliche, talvolta rivendicative di storie collaterali e posizioni contro-egemoniche, che rivela diversi gradi di aderenza ai codici egemonici dominanti della società di appartenenza. Per evidenziare la conversazione pubblica attorno agli eventi, ho deciso di analizzare i commenti e le reazioni degli utenti a vari post pubblicati su Facebook, sia da parte degli imbrattatori che dalle istituzioni ufficiali, mettendo così in luce la diversità e la polarizzazione delle opinioni riguardo le pratiche e lo statuto dell’opera pubblica. |
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dc.language.iso |
en |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Yasmine Panzironi, 2022 |
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dc.title |
(In)visibility and counter-narratives in the public space.
A sociological perspective on the defacing of Indro Montanelli’s statue in Milan. |
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dc.title.alternative |
(In)visibility and counter-narratives in public space. A sociological perspective on the defacements of the statue of Indro Montanelli in Milan. |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2020/2021 - sessione straordinaria - 7 marzo 2022 |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
882440 |
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dc.subject.miur |
SPS/08 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Yasmine Panzironi (882440@stud.unive.it), 2022-02-19 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Federica Maria Giovanna Timeto (federica.timeto@unive.it), 2022-03-07 |
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