Abstract:
Il presente elaborato si propone di delineare le azioni di contrasto delle città in risposta ai cambiamenti climatici, nel tentativo di sviluppare l’ormai fondamentale denominazione di città resiliente e sottolineando gli effetti e le ripercussioni dei cambiamenti climatici sulle città e i loro abitanti. L’analisi proposta inizia considerando l’evoluzione della disciplina sui cambiamenti climatici a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, quando la relazione tra l’aumento delle temperature e attività antropiche iniziava a diventare evidente. Da questo momento in poi il discorso si amplia introducendo la relazione esistente tra cambiamenti climatici e centri urbani. In tale contesto le città sono illustrate come parte del problema ma anche come soluzione dello stesso, in quanto vittime degli effetti del surriscaldamento globale e al tempo stesso generatrici di emissioni di CO2. A tal proposito, è imperativo spiegare il concetto di resilienza, esplorando le soluzioni proposte dalle città, attraverso degli esempi che comprendono Curitiba, Brasile, New Orleans, U.S., Copenaghen, Danimarca, Malmö, Svezia, Dhaka, Bangladesh, e concludere con le città di Rotterdam e Amsterdam, Paesi Bassi, cui verrà dedicata un’analisi e un capitolo a parte. Dopo un’accurata analisi del concetto di resilienza, è necessario delineare la nozione di governance ambientale, in cui si fa riferimento ai lavori della studiosa Harriet Bulkeley. In aggiunta, è importante ricordare il ruolo di organizzazioni regionali e internazionali, organizzazioni non governative, le fondamentali iniziative e network di città resiliente – C40 Cities, Deltares, ICLEI – e coprire il concetto di mitigazione, adattamento e capacity building, essendo queste politiche le maggiori azioni e iniziative intraprese dalle città. Entrando più nello specifico, si approfondiscono i principali strumenti di lotta al surriscaldamento globale a livello dell’Unione Europea per poter così introdurre un’analisi dettagliata degli impatti ambientali e soluzioni proposte nei Paesi Bassi, riportando i casi delle città di Rotterdam attraverso il progetto C40 Cities – Connecting Delta Cities Network, della città di Breda con l’iniziativa GreenQuays, terminando con Amsterdam, il progetto RESILIO e tante altre proposte. Attraverso quest’approfondimento si vuole dimostrare come le città olandesi rappresentino un esempio di città resiliente, da sempre attive nell’arginare gli impatti dei cambiamenti climatici, che inglobano un modello urbano ecosostenibile e inclusivo. Inoltre, nel corso dell’elaborato si evidenzia come in molti casi, le difficoltà amministrative e comunicative tra governi nazionali ed entità locali possano ostacolare l’implementazione di efficaci politiche di adattamento, e come la realizzazione di progetti verdi ed ecologici resti incompiuta. Ciononostante, le numerose iniziative, i casi studio, e le recenti proposte della COP26 di Glasgow riportate sulla tesina vogliono sostenere la determinazione e la volontà di partecipazione delle città in questa battaglia, affinché possano essere di esempio e supporto per i paesi in via di sviluppo, per i principali paesi emettitori di CO2, imprese multinazionali, e soprattutto per i governi centrali, con l’esigenza di creare una cooperazione trasparente e diretta tra stati e città, rafforzando una governance inclusiva e policentrica in cui il ruolo di ONG e della società civile non passi inosservato. In conclusione, l’elaborato finale si propone di dimostrare che tra i tanti attori protagonisti, le città possono apportare una svolta significativa nella lotta ai cambiamenti climatici, mirando a rafforzare e sostenere il ruolo sempre più attivo delle città, con la prospettiva di creare realtà resilienti, che rispettino i principi fondamentali di sostenibilità ed equità, e pronte nell’affrontare le sfide attuali e future.