Abstract:
Il presente elaborato verte sull'analisi dei frammenti lignei sopravvissuti di quello che doveva essere un ciclo monumentale di carattere russo-bizantino all'interno della scomparsa stavkirke di Sundre, sull'isola di Gotland (Svezia). Verranno analizzati i legami di questi lacerti pittorici con testimonianze analoghe emerse sull'isola, quelle di Eke e Dalhem, per poi tentare una ricostruzione complessiva del probabile aspetto di una stavkirke di Gotland nel XII secolo. In seguito alla contestualizzazione dei frammenti nel più vasto campo delle espressioni artistiche "bizantineggianti" in Scandinavia e all’analisi del fenomeno dell'architettura ecclesiastica lignea nel Medioevo europeo e russo, i lacerti di Sundre verranno messi a confronto con una pittura murale della seconda metà dell'XI secolo ubicata nella cattedrale di santa Sofia a Velikij Novgorod. Con questa importante città della Russia settentrionale i mercanti di Gotland avevano intessuto importanti legami commerciali e culturali, che verranno esplicitati per chiarire i percorsi umani attraverso i quali i modelli tecnico-artistici diffusi a Novgorod siano giunti sull'isola svedese. Infine, verranno considerati due gruppi di tavole incise provenienti da due fattorie islandesi, quelle di Bjarnastaðahlíð e Flatatunga, presentanti immagini di santi e di un Giudizio Universale di matrice orientale, al fine di stabilire l’esistenza o meno di una filiazione a partire dagli esempi di Gotland.