Abstract:
Il cambiamento climatico è considerato la più grande minaccia per l’umanità e le attuali misure di adattamento e mitigazione sembrano inadeguate. La comunità internazionale, comprendente attori statali e non, ha posto il cambiamento climatico e i suoi effetti al livello più alto del discorso politico identificandoli come una minaccia per la sicurezza nazionale. Il cambiamento climatico è considerato un “moltiplicatore di minaccia” capace di esacerbare contesti già fragili e aumentare la vulnerabilità sociale. Partendo dalla domanda “Quali sono i soggetti del discorso sulla sicurezza climatica”, il primo capitolo analizza gli effetti del cambiamento climatico per Stati ed esseri umani come ad esempio scarsità di cibo e acqua, migrazioni e diffusine d malattie. La combinazione di tali elementi, in un clima sempre più caldo, scatena conflitti e azioni violente da parte di Attori Armati Non-Statali, organizzazioni terroristiche incluse. Il secondo capitolo, infatti, risponde alle domande “Come il cambiamento climatico promuove un terreno fertile per i terroristi? Esiste una categoria sociale più vulnerabile al reclutamento dei gruppi estremisti?” I Paesi in via di sviluppo caratterizzati da istituzioni politiche deboli, povertà ed emarginazione sociale sono più esposti ad eventi climatici estremi; tutti questi fattori contribuiscono alla violenza dei terroristi. Giovani uomini disoccupati e insoddisfatti diventano il bersaglio dei gruppi estremisti che provvedono loro un lavoro e incentivi economici. Il terzo capitolo analizza nello specifico come Al-Shabaab, un’organizzazione terroristica affiliata ad Al-Qaeda, beneficia del degrado ambientale andando a sostituire il fragile governo ufficiale in Somalia. L’ultimo capitolo ha l’obiettivo di delineare alcune raccomandazioni e politiche strategiche capaci di impedire al cambiamento climatico di agire da “moltiplicatore di minaccia” in futuro.