Abstract:
La figura di Lia Wainstein, ancora poco conosciuta e studiata nell’ambiente letterario, viene presentata in questa tesi attraverso i suoi scritti e pubblicazioni. Un’intellettuale poliedrica, una donna risoluta e figlia del suo tempo, progressista sotto alcuni aspetti, amante della letteratura e sostenitrice del dissenso sovietico: tutta la sua persona, i suoi ideali e i suoi valori, si ritrovano in tutta la produzione che caratterizza la vita della Wainstein dagli anni ’50 del Novecento sino alla sua morte, avvenuta alla fine del medesimo secolo. I suoi studi di linguistica e la pubblicazione della tesi di dottorato, eseguita presso l’Università di Zurigo, sono stati il punto di partenza per una brillante carriera giornalistica in alcune delle più conosciute testate italiane. Dai suoi articoli, per la maggior parte pubblicati su «La Stampa» e su «La Voce Repubblicana», si nota il forte legame creato negli anni con la Russia, terra d’origine dei genitori, e con i suoi abitanti, specialmente con chi aveva il coraggio di opporsi all’oppressione del governo comunista. La grande passione per la letteratura, non solo italiana ma soprattutto europea, e la conoscenza approfondita di più lingue, sono alla base della sua attività di traduttrice, specialmente di opere russe. Da non sottovalutare nemmeno la produzione della raccolta di racconti "Viaggio in Drimonia" e del saggio "Gusci e Parole: proposta per un aggiornamento dei dizionari", in cui riemergono elementi e questioni linguistiche degli studi svizzeri, da lei reinterpretati con un originale punto di vista.