Estetizzare l’antiestetico: il corpo come strumento di presentazione di identità demonizzate

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Baldacci, Cristina it_IT
dc.contributor.author Paparusso, Lucrezia Altomare <1995> it_IT
dc.date.accessioned 2022-02-21 it_IT
dc.date.accessioned 2022-06-22T07:45:47Z
dc.date.available 2023-07-06T08:47:53Z
dc.date.issued 2022-03-15 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/20695
dc.description.abstract L’elaborato tratterà dell’utilizzo della fotografia come mezzo per mostrare delle realtà comunemente demonizzate, cercando di “estetizzare l’antiestetico”, soprattutto attraverso l’utilizzo di un corpo che afferma delle identità ‘altre’, lontane dai canoni tradizionali. Viene posta l’attenzione sulla messa in scena fotografica di due ‘tipologie’ di identità. L’identità estetica: si cerca di scostarsi dai canoni estetici tradizionali, per porre lo spettatore nella condizione di rapportarsi con la “diversità”. Quindi esemplificare con lavori di artisti che mostrano il dismorfismo corporeo e che rinunciano all’idealizzazione estetica del corpo ‘perfetto’ per indagare, invece, gli aspetti che inquietano la società e che perciò vengono dissimulati. Gli artisti utilizzano come soggetti i cosiddetti ‘freaks’, figure con deformazioni fisiche e ritenute bizzarre. L’identità di genere: la rappresentazione della sessualità e di un genere non binario. Il corpo, infatti, dopo l’epoca modernista - periodo in cui viene sottovalutato – è divenuto negli ultimi decenni il principale indicatore di appartenenza identitaria, arrivando ad essere utilizzato come uno “strumento di presentazione” che si fonda principalmente su canoni estetici. Il cambiamento che ha portato all’acquisizione di una maggiore coscienza corporea è rintracciabile nell’operato femminista degli anni Settanta, quando anche il nudo assume particolare rilevanza. Si iniziano, così, ad affrontare grandi problematiche riguardanti l’identità e da cosa essa venga delineata, facendo riferimento agli studi attuati in ambito socio-filosofico che hanno affrontato l’identità di genere in rapporto alla società e agli schemi culturali e politici dai quali è permeata. Gli artisti cercano di svincolare il genere e la sessualità da modelli radicati nella società e di mettere in discussione gli stereotipi sociali mostrando una sessualità che non venga rilegata esclusivamente al concetto di pornografia. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Lucrezia Altomare Paparusso, 2022 it_IT
dc.title Estetizzare l’antiestetico: il corpo come strumento di presentazione di identità demonizzate it_IT
dc.title.alternative Estetizzare l’antiestetico: il corpo come immagine di identità demonizzate it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2020/2021 - sessione straordinaria - 7 marzo 2022 it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 873792 it_IT
dc.subject.miur L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Lucrezia Altomare Paparusso (873792@stud.unive.it), 2022-02-21 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Cristina Baldacci (cristina.baldacci@unive.it), 2022-03-07 it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record