Abstract:
Questa ricerca si propone di verificare se una competenza deficitaria nella comprensione del testo scritto sia correlabile a fragilità nelle abilità pragmatiche e, nello specifico, nella generazione di inferenze.
Comprendere un testo è un processo cognitivo che dipende da molteplici funzioni interagenti fra loro e implica differenti abilità linguistiche e metacognitive al fine di giungere ad una rappresentazione mentale coerente del contenuto. Sono state dunque valutate le competenze nella comprensione del testo scritto e nella pragmatica, nello specifico nelle abilità inferenziali, in un campione di 103 bambini a sviluppo tipico frequentanti l’ultimo anno della scuola primaria.
Per la comprensione del testo scritto sono stati somministrati a tutto il campione due testi tratti dalla batteria dei test MT-Scuola per la classe quinta primaria (Cornoldi, Colpo, Carretti, 2017); le abilità pragmatiche dei 27 alunni risultati deficitari nella comprensione del testo sono state invece valutate attraverso il test APL MEDEA.
Per indagare ulteriormente le abilità inferenziali si è reso necessario predisporre un test specifico sulle inferenze che ha permesso di analizzare qualitativamente il processamento di diverse classi di inferenze.
Si è ipotizzato che gli alunni con prestazioni al di sotto della media nella comprensione del testo scritto presentino fragilità anche nell’aspetto dell’integrazione linguistica e cognitiva e, quindi, nelle inferenze pragmatiche. Si è inoltre assunto che le abilità inferenziali contribuiscano in modo specifico al processo di comprensione del testo (Bryant, Cain, Oakhill, 2004).
Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che, nella comprensione del testo, prestazioni sotto la media sono caratterizzate da debolezze nei processi inferenziali e nelle abilità metacognitive. In particolare, per gli alunni risultati carenti nella comprensione si è riscontrato un processo inadeguato di costruzione della coerenza testuale attraverso integrazioni e inferenze: le principali difficoltà sono emerse nel processamento di inferenze lessicali e semantiche, nell’individuazione di errori o omissioni e nella risoluzione di incongruenze presenti nel testo.
Il test sulle inferenze ha confermato una correlazione positiva tra comprensione del testo e abilità inferenziali: gli alunni con problemi di comprensione del testo hanno mostrato una propensione all’errore mediamente doppia in tutte le tipologie di inferenze rispetto agli alunni con prestazione sopra la media nella comprensione del testo. Le inferenze da integrazione, semantiche e narrative sono risultate maggiormente problematiche ed efficaci nella discriminazione tra soggetti sotto e sopra la media nella comprensione del testo.
Le abilità pragmatiche valutate attraverso il test APL MEDEA sono apparse nel complesso maggiormente preservate, sebbene siano emerse sub abilità pragmatiche deficitarie. La correlazione tra comprensione del testo e abilità pragmatiche è risultata infatti significativa nell’ambito specifico di inferenze complesse di coerenza globale generate per interpretare il contesto presentato, sia esso di gioco o di interazione in una situazione sociale.
Da questa ricerca è dunque emerso che le prestazioni sotto la media nella comprensione del testo sono state caratterizzate da difficoltà specifiche nella generazione di inferenze. Inoltre, le inferenze di coerenza globale, semantiche e narrative si sono rivelate efficaci nel discriminare alunni con buona e scarsa competenza testuale.