Abstract:
La tesi determinista, secondo cui tutto accade necessariamente, ha rappresentato un obiettivo polemico tanto per Tommaso d’Aquino quanto per Sigieri di Brabante. Nel presente lavoro concentreremo i nostri sforzi nel mettere in comparazione la strategia antideterministica elaborata da Tommaso d’Aquino con quella proposta da Sigieri di Brabante. Prenderemo in esame, in particolar modo, la reazione dei due maestri a due forme specifiche di determinismo: 1) il cosiddetto “determinismo causale” , che coincide con la posizione sostenuta da Avicenna , secondo cui ogni effetto accade in modo necessario a partire dalla propria causa; 2) il cosiddetto “determinismo teologico” , secondo cui la Causa Prima divina impone la necessità a tutte le cose che accadono. A differenza degli studi dedicati a tale confronto, la nostra analisi mostrerà come la radicale differenza tra le due prospettive sia rinvenibile nell'idea, sottoscritta da Sigieri e rifiutata da Tommaso, per cui la contingenza di un effetto può essere spiegata esclusivamente attraverso la contingenza della causa ad esso prossima.