dc.contributor.advisor |
Rastelli, Sabrina |
it_IT |
dc.contributor.author |
Fontanini, Elena <1997> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2021-10-04 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2022-01-11T09:27:53Z |
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dc.date.available |
2022-01-11T09:27:53Z |
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dc.date.issued |
2021-10-28 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/20544 |
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dc.description.abstract |
Attorno agli anni ’60 e ’70 del secolo scorso in America e in Europa si afferma quella che ad oggi è conosciuta come performance art. Alcuni artisti cominciano a sviluppare una tendenza alla violenza e alle rappresentazioni cruente, che a partire dagli anni ’80 si diffonderà anche in Cina tramite l’M Group. A partire dagli anni ’90 è possibile osservare una frequenza crescente di tale inclinazione: in questo periodo vengono infatti praticate azioni estremamente cruente sia afferenti alla body art che slegate da essa. È a partire dalla fine degli anni ’90 che i performer cinesi cominciano ad andare oltre il proprio corpo: dalla flesh art si assiste infatti al passaggio alla shock art: un movimento artistico nato tra gli ultimi anni del 1990 e i primi anni del 2000 caratterizzato dall’utilizzo di materiali altamente controversi, tra cui parti di corpi umani, cadaveri e animali vivi. L’opinione pubblica e il mondo artistico, sia cinese che occidentale, si dividono: critici d’arte e media di tutto il mondo rendono noti pensieri contrastanti riguardo la questione morale legata a questo genere di performance art. Questo tipo di performance violenta è dovuto ad un background sociopolitico? Qual è la ragione per cui gli artisti si dedicano a questo tipo di arte? Cosa giustifica l’utilizzo di materiali eticamente condannabili? È realmente etico usare feti e animali per la performance art violenta cinese? Queste costituiscono le domande alle quali si tenterà di trovare risposta attraverso questa tesi. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Elena Fontanini, 2021 |
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dc.title |
La Performance Art violenta cinese tra gli anni Novanta e Duemila |
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dc.title.alternative |
La Performance Art violenta cinese tra gli anni Novanta e Duemila |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Lingue e civiltà dell'asia e dell'africa mediterranea |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea |
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dc.description.academicyear |
2020/2021_sessione autunnale_181021 |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
862158 |
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dc.subject.miur |
L-OR/20 ARCHEOLOGIA, STORIA DELL'ARTE E FILOSOFIE DELL'ASIA ORIENTALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
CINESE |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Elena Fontanini (862158@stud.unive.it), 2021-10-04 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Sabrina Rastelli (rastelli@unive.it), 2021-10-18 |
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