Abstract:
A partire dall’ultimo secolo di storia, c’è stata una sempre maggiore presa di coscienza riguardo l’importanza della salvaguardia e del restauro del patrimonio artistico e culturale mondiale. Ciò ha portato all’affermarsi di figure professionali che prima non esistevano e ha sollecitato un sempre maggiore interesse per la ricerca, anche e soprattutto in campo accademico.
Tale ricerca mira a sviluppare delle tecniche e dei prodotti il più possibile efficienti per il mantenimento dei beni culturali, aggiornando in continuazione quelli immessi sul mercato o proponendone di nuovi.
In quest’ottica il lavoro prende forma, proponendosi di valutare gli impatti sugli ecosistemi acquatici (dulciacquicoli e salmastri) di un prodotto, la Pappetta AB57 sviluppata dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) di Roma, largamente utilizzato per la pulizia di esterni, quali possono essere facciate o statue. In particolar modo, viene impiegata per la rimozione di croste nere, derivanti da deposizioni di particolato atmosferico.
Gli effetti di tale prodotto verranno studiati attraverso una serie di test ecotossicologici, spazianti su diversi orizzonti temporali, cioè sia acuti che cronici, indicati anche nelle normative REACH e CLP, solo per quanto riguarda la porzione d’acqua dolce, in modo da avere una confrontabilità dei dati con altre situazioni. Il comparto salmastro verrà considerato comunque attraverso test standard ISO.
Nelle varie batterie di test, le concentrazioni soglia di effetto indicate dalla normativa europea non vengono superate e dunque la sostanza non viene classificata come tossica, seppure si rilevi comunque un leggero effetto di stress.