Abstract:
A partire da una definizione di gender discrimination e da un breve excursus storico, si analizzeranno due diverse teorie della letteratura economico-sociale che hanno empiricamente testato il tema gender discrimination in diversi ambiti, da quello lavorativo a quello del gioco televisivo. Proprio il gioco e la televisione saranno i contesti e le categorie di analisi della seconda parte della tesi. Grazie alla costruzione di un dataset, saranno confrontati i comportamenti, le performance e le decisioni strategiche delle donne con quelli degli uomini in un noto quiz televisivo italiano. L’obiettivo dell’analisi è quello di identificare se - a causa di alcuni stereotipi - le donne sono tendenzialmente valutate in modo negativo dal punto di vista della loro capacità dagli uomini, senza effettivamente ci sia un motivo oggettivamente reale. Perché proprio il contesto del gioco come variabile di analisi?
In generale, il contesto del gioco segue regole ben definite e per questo risulta essere meno difficile quantificare e misurare le decisioni dei partecipanti e quindi eventualmente dimostrare pregiudizi di genere. Infatti, a differenza del mercato del lavoro, si conoscono le informazioni su cui si basa la decisione e rispetto ai tipici esperimenti di laboratorio, i campioni analizzati sono di gran lunga più diversificati (in termini per esempio di età, condizioni di lavoro, istruzione). Il contesto del gioco e del quiz televisivo preso in analisi presenta però anche alcuni limiti, legati a fenomeni quali la stereotype threat, la self-selection o l’ordine dei partecipanti, che sono stati presi in considerazione nei risultati finali. Le donne sono davvero meno abili degli uomini? Quella tra uomo e donna è sempre una sfida alla pari? Quali sono le correlazioni socio-demografiche che condizionano le performance femminili?