Abstract:
Nel primo capitolo si tracceranno le origini della galleria (come è nata, il trasferimento nella sede di Valle Giulia e la progettazione dell’edificio ad opera di Cesare Bazzani) e si prenderanno in considerazione il primo ordinamento nella sede di Valle Giulia ad opera di Ugo Fleres nel 1915 e il secondo ordinamento ad opera di Roberto Papini nel 1938, analizzando in particolare l’attività di quest’ultimo e l’impegno nel promuovere la Galleria come centro di studio, stroncato dall’insorgere della Seconda Guerra Mondiale. Durante quegli anni fu fondamentale la direzione di Palma Bucarelli, alla quale sarà dedicato il secondo capitolo, in cui, in una prima parte si esamineranno gli ordinamenti da lei proposti, e, in una seconda parte la sua attività didattica, avviata anche grazie al sostegno da parte di critici di primo piano come Lionello Venturi e Giulio Carlo Argan, proponendo in ultimo un confronto con la parallela attività didattica promossa da Caterina Marcenaro in quegli anni a Genova. Nel terzo capitolo si prenderanno in considerazione gli ordinamenti degli anni Ottanta e Novanta, in particolare quello proposto da Sandra Pinto, proponendo un confronto con un'altra realtà italiana che si è inserita nella scena dell’arte contemporanea in quegli anni, il Castello di Rivoli. Infine nel quarto capitolo si metterà in luce l’ultimo ordinamento della Galleria, proposto da Cristiana Collu nel 2016, che ha rivoluzionato lo spazio espositivo, suscitando critiche ma anche numerose approvazioni, e si illustreranno i servizi educativi che la Galleria Nazionale propone oggi, come l’adesione al progetto «Museo per tutti» o altri progetti come «La memoria del bello» per persone affette da Alzheimer.