Abstract:
Con l’avvento dell’Ottocento in Europa si assiste ad una svolta di rilevante portata: è il secolo delle grandi trasformazioni. Questo arco temporale, infatti, vede cambiare l’assetto politico, economico e sociale del territorio europeo, rivelandosi poi una tappa fondamentale per lo sviluppo della modernità. I cambiamenti che investono questi campi hanno ripercussioni anche in ambito artistico e culturale, dove si assiste alla diffusione del Romanticismo: una nuova sensibilità che tende a focalizzare l’attenzione sull’individuo, sul suo rapporto con la natura, sulle emozioni e i sentimenti che ne agitano l’animo e sugli aspetti propri della sfera irrazionale. In questo contesto ricco di nuovi stimoli, anche il dibattito culturale acquista vitalità e assume respiro europeo; in Italia tali sviluppi portano all’opposizione tra classicisti e romantici. Un ruolo singolare è occupato da Leopardi che, pur rimanendo ai margini del dibattito, affronta questioni in esso centrali come il rapporto uomo-natura, il mito, l’immaginazione, l’antico. Questo lavoro mira ad evidenziare come le tematiche già presenti nella prima produzione leopardiana si modificheranno nel corso del tempo, con particolare attenzione all’evoluzione del tema del mito. La mia analisi prenderà in esame le diverse attuazioni letterarie che il motivo trova a partire dagli scritti giovanili in prosa, passando per i Canti, fino ad arrivare alle Operette morali, con costante riferimento allo Zibaldone.