Abstract:
Al giorno d’oggi, con la diffusione di internet, l’attività delle imprese è sempre più orientata al commercio online. Per questo motivo internet, con la mancanza di una precisa e dedicata regolamentazione, è diventato terreno sempre più fertile per tutte quelle pratiche illecite di concorrenza sleale e violazione del marchio.
Nel presente elaborato si intende analizzare, attraverso il supporto di casi reali, quali sono le fattispecie di illeciti più frequenti che si verificano online e quali sono gli strumenti apprestati dall’ordinamento per la tutela delle attività commerciali e dei loro segni distintivi.
In particolare, si tratterà di attività confusorie che hanno come oggetto i nomi a dominio, come il cosiddetto domain grabbing (o cybersquatting) e sue sfumature. In seguito, si analizzerà, nell’ambito della Search Engine Optimization, quali fattispecie hanno ad oggetto violazioni del marchio che a differenza del caso precedente non sono chiaramente visibili all’utente, in particolare l’utilizzo di sistemi pay per click come Google Ads, ma anche l’utilizzo del marchio altrui come meta-tag.
Infine, un capitolo sarà riservato ai social network e al loro ruolo fondamentale nelle attività commerciali, con particolare attenzione all’influencer marketing e a come questo possa costituire una forma di concorrenza sleale e pubblicità occulta.