Abstract:
Processi di abbandono e spopolamento sono fenomeni che caratterizzano la condizione di molte zone montane italiane, territori che negli ultimi decenni hanno subito le conseguenze dello sviluppo urbano, dei cambiamenti climatici e della pianificazione turistica incontrollata. In molti casi le problematiche demografiche relative alle zone montane vengono mitigate dall’accoglienza e dall’integrazione dei migranti nel tessuto sociale locale. In un contesto contemporaneo in cui il concetto di “abitare” assume nuovi significati, l’accoglienza dei migranti nei territori montani rappresenta spesso un fattore di sviluppo territoriale e turistico in grado di condurre alla rinascita di località i cui elementi economici, sociali ed ambientali hanno subito gravi processi di degrado.
Il caso preso in esame in questa tesi è il Colle del Nevegal, una località situata nelle Prealpi bellunesi, ormai da tempo vittima di dinamiche di abbandono che hanno profondamente alterato la comunità locale. Nonostante le opportunità di rilancio siano molteplici, la mancanza di vero “paese” rende i progetti di rivitalizzazione più difficili da attuare. Indagando però il rapporto tra accoglienza dei migranti e turismo, vengono messe in luce le opportunità di sviluppo sostenibile che l’accoglienza dei migranti può generare nella creazione di un centro abitativo stabile in un’ottica di interrelazione multiculturale. Può dunque l’accoglienza dei migranti rappresentare anche per il Nevegal un’opportunità di rilancio territoriale e turistico sostenibile nel lungo periodo?